- Accesso stradale
- 20 €/notte per sosta-camp allo stellplatz della Gelmerbahn; pienone di climbers da ogni angolo europeo per uno dei luoghi-culto della suola spalmata.
Attaccato prima delle 9:00 con tre/quattro cordate davanti ma già alte, noi buoni ultimi della giornata sempre a una lunghezza di stacco senza mai far pollaio alle soste (molto comode tranne S7 e S8, appesi).
S1 e S4 le abbiamo evitate unendo i tiri, come da foto allegata.
Con corde da 60 m noi abbiamo saltato un paio di soste in discesa ed effettivamente abbiamo risparmiato tempo.
Meteo perfetto con nubi alte e rinfrescanti: anche in questo posto come altrove allo spuntare del sole i piedi diventano sformatini.
Quando la costellazione del Sagittario è in allineamento opposto alla Luna del Baüscia … ho solo da votarmi al benedetto von Känel, coniatore del termine “plaisir” e benevolo dispensatore del sacro tassello.
Ehhhhh già … perché arrampicare divertendosi piace ma senza quel tassello sul ribaltamento in placca di L8 e la successiva aderenza sulle piastrelle da cucina … caro mio: mai più avrei osato tanto da forzare quel passo per arrivare dritto in sosta.
L1 è innocuo praticamente un avvicinamento verticale alla via vera e propria; il resto, pesati i mezzi gradi sullo stile Grimsel, direi che è un impegno continuo di 6a in ogni tiro tranne le tre lunghezze centrali più atletiche, vere perle: prima una fessura-lama dritta e lunga a sufficienza, da lavorare con opposizioni misurate e strette a fil di spigolo; segue LA fessura a incastro per eccellenza che commuove solo a vederla da sotto (30 m, sostenuta nel finale); il successivo f****** traverso con ribaltamento sullo scivolo superiore che mi ha fatto venire mal di pancia. Due respiri profondi e capisci che puoi affidarti al fix come al Tavor prima di andare a letto, e continuare così a riposare sonni tranquilli e privi di ingaggio.
Nel complesso solo tre tratti singoli fatti con le pupille dilatate, ovviamente tutti su placca allisciata dai ghiacci da ere geologiche.