- Accesso stradale
- Sbarra lungo la strada per l'Ecot, si passa a pagamento oppure navetta.
Saliti al rifugio il giorno prima con l’idea di tentare l’Albaron dal versante francese, abbiamo poi mutato programmi visto che al mattino seguente pioveva e il cielo era nuvoloso. Abbiamo così dirottato sulla Francesetti, che si è confermata un’ottima alternativa soprattutto per i bei luoghi che si attraversano: il lago del Mean è una piccola meraviglia con il suo seracco ancora ben conservato, e il ghiacciaio stesso è in ottimo stato. Considerando le quote modeste è piacevole poter camminare per 2 km (solo andata) su un’ampia distesa glaciale (nessun crepaccio visto). Anche la salita dal colle alla cima è ora divertente, potendo salire il pendio nevoso tutto con ramponi e picca, senza dover passare sulle roccette/sfasciumi.
In cima panorama azzerato sul lato italiano, invece buono su quello francese.
Discesa lungo la via di salita.
Col senno di poi è stata la scelta giusta: quando il cielo si è aperto abbiamo osservato il ghiacciaio dell’Albaron e a nostro giudizio la parte alta, nei pressi del seracco, non è più in condizioni, e si vedevano anche molte pietre cadute dalla parete sovrastante.
Giornata comunque sempre ventosa, fino al rientro a valle. Per me la seconda salita, ma felice di avervi “accompagnato” Luca, Enrico, Davide e Franco.