Ferùch (Cima est dei) Via normale dal Lago del Mis

Ferùch (Cima est dei) Via normale dal Lago del Mis
La gita
andreamilano
4 22/10/2015

Mi devo levare lo sfizio di visitare sti Monti del Sole, visti spesso da lontano e così bistrattati. Ogni volta ho chiesto informazioni a locali mi son sempre sentito rispondere NON ANDARE! LASCIA PERDERE! LI NON CI VA NESSUNO!! E’ PIENO DI ZECCHE!!!

Scelgo come meta la Cima est dei Ferùch prendendo spunto dalla guida “Sulle tracce di pionieri e camosci” che dovrebbe essere una tra le più “facili” e panoramiche del gruppo.

Mi cospargo di insetticida e parto ancora al buio da Gena Bassa. I primi 400 metri sono su asfalto e pallosi. Mi sono dato 11 ore di tempo limite come da relazione. A Gena Alta inizia il sentiero vero e proprio – tranquillo – ma per poco. Poi la vegetazione inizia a essere folta – cerco di evitarla per via delle zecche, ma è impossibile. Mi controllo continuamente ma di puntini neri sulla pelle non ne vedo.
La traccia di sentiero sale lungo il lato sinistro della valle con molti punti esposti e coperti da foglie umide. Ci sono anche molti sali e scendi. Comunque in qualche modo in 3 ore e 10 arrivo al bivacco che già di per sé è una meta non per tutti!!

Dal bivacco continuo seguendo ometti, senza i quali sarebbe impossibile districarsi nella vegetazione. Dopo un canalone si prende una cengia erbosa molto esposta – tipico viàz – poi si entra in un’altra valle. Ambiente affascinate – un incrocio tra dolomiti e giungla. Ci sono ancora dei tratti erbosi espostissimi dove non si può sgarrare. La tecnica è la seguente: la mano a valle tiene la bacchetta come appoggio, la mano a monte si aggrappa ai rami – così per quasi tutto il percorso.
Poi ci sono un paio di passi di arrampicata su roccia non difficile ma senza nessuna assicurazione. La valle culmina con la Forcella dei Pòn e la Cima del Bus del Diàol che mi appare maestosa e innevata. Non sono lontane, ma con questo procedere sembrano non arrivare mai. Infatti non ci arriverò… Raggiunta una zona di rocce inclinate e bagnate, penso che per me sia troppo; e comunque sono fuori orario – e soprattutto da solo.

La discesa, per via della prospettiva è peggio della salita. I punti più scabrosi vanno fatti scendendo – appoggiando la bacchetta con la sinistra e certe volte non so più dove aggrapparmi. La cosa peggiore sono le foglie secche che nascondono fango o rocce bagnate e la vista del precipizio sempre presente – all’andata a destra – al ritorno a sinistra.

Ad ogni modo ritorno al buio alla mia macchina. Cara macchina, come mi sei mancata…

Quando qualcuno si sente forte perché ha salito qualche decina di 4000, poi gli capita di venire qua…. e capisce di non essere nessuno.

La gita nonostante tutto è stata fatta in condizioni ideali. Cielo terso, temperature ideali e dopo le recenti precipitazioni anche parecchie fonti d’acqua.

10 ore e mezza per l’intero giro. Nel bivacco non ci sono ne materassi, ne coperte. Solo 7 reti.

La cosa migliore sarebbe venire in gruppo – pernottare 2/3 giorni al bivacco – esplorare la zona con calma. Ma venire da solo è proprio da incoscienti. Le occasioni di ammazzarsi sono a ogni passo e il telefono non prende mai.

Argomento zecche:
Viste in tutto DUE sulla maglietta. Io ho usato un prodotto di nome “Alontan” comprato in farmacia. Pare abbia funzionato.

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