- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Seguiamo la traccia fatta che, ahimè, volge verso la Val Corsaglia. Da lì a 1000 m c. fino in cima facciamo la traccia (o per meglio dire, salvo qualche tratto, se la smazza il nostro Paolino). A Stalla Buorch c’è il passaggio del torrente, che è sicuramente il tratto più impegnativo della gita. In 2 lo passano sullo pseudo-ponte, io invece passo di sotto e guado il fiume su pietre scivolose, ma ne esco indenne (lo stesso anche al ritorno). Si fa la pista con 40-50 cm di neve fresca. Solitudine totale. Arrivati alla Sella della Brignola ci dirigiamo verso il passaggio tra le rocce, sbucando poi sulla bella cresta dove ci sono larici secolari. 10 m. sotto la punta lasciamo gli sci e in breve in cima. In discesa riusciamo a scendere alla sella con gli sci ai piedi e un po’ di attenzione alle placche rocciose. Poi un traverso verso il Lusco a prendere tutte le pendenze che sono orientate a N ( in quelle orientate a S si è formata già la crosta). Vista l’abbondanza di neve, scendiamo i tratti più ripidi riuscendo anche a curvare. Più in basso la neve è più leggera anche se abbondante. Scendiamo un canale da favola e i pendii sottostanti sino a riprendere la traccia fatta sulla stradina e da lì senza problemi alla partenza (guado a parte!)
Con Claudia e Paolino-Popino, entrambi in gran forma.
La traccia per il Lusco è fatta fino a 1800 m, per le Ferlette a 1600 m.