- Accesso stradale
- Posteggiare lungo i vari spiazzi prima della piazzola di fine strada
Via percorsa in Free solo a vista, in scarpette d’arrampicata.
La via è ben descritta in relazione, aggiungerò qualcosina come mio solito.
– Avvicinamento: ottimamente descritto, basta seguire la relazione ed è difficile perdersi; tuttavia, l’attacco è poco evidente perché rimane nascosto dietro ad uno spigolo. Dall’attacco della via “Senzadime”, posto praticamente sul sentiero, occorre come scritto risalire ripidamente a sx per erba e roccette puntando ad una grossa parete: tale parete presenta 2 linee a spit senza targhe né nomi (se qualcuno avesse info a riguardo sarei curioso!). Giunti alla parete occorre ignorare le 2 file di spit visibili ed aggirarla a dx, subito dietro lo spigolo si noterà un’ulteriore fila di spit con la targhetta alla base.
– Via:
● L1: come da relazione, segnalo solo che al termine del primo muro è presente un noiosissimo cespuglio di alloro dentro al quale bisogna necessariamente infilarsi, e di conseguenza tutte le prese lì presenti sono un po’sporche (ed oggi, col bagnato, anche un po’fangose); è presente comunque un vecchio cordone per azzeramento che sembra affidabile, da me non testato perchè volevo compiere una libera integrale come in tutte le altre vie da me percorse. Sosta con cordone un po’marcio ma spit e maillon ancora ottimi.
● L2: come da relazione; io sono personalmente passato un po’più a sx del dovuto nei primi metri di muro in quanto era presente un piccolo nido di calabroni sulla linea degli spit che mi ha gentilmente invitato a non passare di lì, comunque percorso di poco più semplice così a occhio e croce.
● L3: come da relazione; bellissimo tiro atletico e leggermente strapiombante sempre a ottime prese, su roccia bella solida! Forse il 6a+ un po’ troppo ma poco importa su un tiro così carino.
● L4: come da relazione, non è solo particolarmente chiara l’altezza in cui traversare a sx dopo la fine del primo muretto: io sono stato forse troppo alto e il passaggio mi è risultato delicato (anche da dire che la roccia non era asciuttissima ed io ero senza corda…), comunque anche questo tiro carino!
Finita la Via ho proseguito sulla Cima del Dente: ha davvero poco senso arrivare fino qua e non salirci! Sul suo lato dx si trova una linea semplice e protetta da 2 chiodi, con sosta subito sopra.
– Discesa: non effettuata in quanto mi sono ricollegato con la vicinissima “sopradime”, da me percorsa in successione e relazionata sulla relativa pagina.
A sto giro, viste le difficoltà sulla carta, ho usato le scarpette d’arrampicata e non erano di troppo: i primi 2 tiri sono più delicati ed averle non mi ha fatto così schifo. La Via in sé è carina, il terzo tiro la vale tutta, e anche il Dente è molto bello!
3/9 per la zona, la prima a Rocca du Fò e probabilmente la più dura!