Faggi o Fò (Rocca di), Bastione orientale – Via della Sentinella

Faggi o Fò (Rocca di), Bastione orientale – Via della Sentinella
La gita
marcestonex
3 19/10/2025
Accesso stradale
Posteggiare lungo gli spiazzi prima della fine della strada

Via percorsa in Free solo a vista, in scarpette i primi 3 tiri e successivamente in scarpe da trekking.
La relazione è perlopiù ben fatta, aggiungerò qualche cosa come mio solito.
● Avvicinamento: non così semplice se non si conosce la zona, in effetti. La relazione è correttissima nel descriverlo, ma vista la poca evidenza del sentiero dal Rio della Gava è molto difficile da individuare; cercherò di descriverlo anche io. Una volta superata la captazione del Rio della Gava a sx seguendo i bolli e frecce rosse si devia praticamente subito di nuovo a sx, per traccia poco evidente (NON proseguire dritti seguendo i segni rossi, si va verso e la Andrea e Paolo e la Senzadime) e si segue sempre poco evidentemente tale traccia fino a raggiungere il Bivacco della Sentinella. Il percorso è lo stesso che si fa a rientro anche dalle altre Vie, se già lo si conoscesse. La Via attacca qualche decina di mt a dx del Bivacco lungo la parete, targhetta alla base sia della partenza diretta (a dx) che di quella normale (a sx)
● Via:
– L1: ho optato per la partenza diretta, quindi targhetta di dx: tale variante non è descritta in relazione, se non per quanto riguarda le difficoltà (nuovamente un po’sballate). Dalla partenza ci si innalza per tacche ascendendo a sx con difficoltà sul V fino a ristabilirsi al “centro” del muro; con altri passi di V si supera un muretto di 1mt (o lo si aggira a sx) e ci si porta sotto lo “strapiombo”. Esso presenta buone maniglie e buoni piedi sul lato sx ed una buona presa direttamente sopra lo spit che lo protegge che permettono di passare in libera con difficoltà attorno al V+, VI- se proprio non piace lo strapiombo come stile. Sosta subito sopra. Per la prima volta dalla Via del Civre comunque non mi è dispiaciuto aver messo le scarpette, e direi che questo passaggio fatto in libera potrebbe essere il più duro di tutto il comprensorio di Rocca do Fò.
– L2: come da relazione, bel tiro continuo fino alla sosta; a proposito di quest’ultima, il cordone sembra ormai invecchiato, valutare se integrare per sicurezza o se andare a sostare pochi mt più avanti direttamente su albero all’attacco di L3.
– L3: come da relazione; se non si è percorsa già prima, percorrere ora la rampetta erbosa e portarsi all’attacco del camino. Io in particolar modo non sono entrato nel camino ma ho percorso lo sperone che ne delimita la parte sx: movimenti decisi e fisici di V. In uscita da questo confermo la roccia delicata a sx, ho disgaggiato il disgaggiabile a mano ma per fare un lavoro ben fatto servirebbero strumenti che non avevo. Bellissima poi la placca verso dx, con difficoltà decisamente più basse di V.
– L4: come da relazione, si effettua un trasferimento di una 50ina di mt fino a riprendere la via che sale attorno e sullo spigolo con difficoltà contenute fino in sosta.
– L5: come da relazione, tiro molto simile al precedente con la differenza che le difficoltà aumentano a proseguire nella salita, forse arrivando max al V-/V.
– L6: qui, molto probabilmente, sono abelinato io. La relazione, per come è scritta, sembra far intendere che c’è uno spostamento di 100mt in conserva alla fine del tiro, oltre a quello iniziale; tale spostamento è solo all’inizio del tiro, e non anche alla fine. In alto ho creduto di aver sbagliato qualcosa, ma oggettivamente avrei dovuto accorgermene anche se la relazione è strutturata male!
In ogni caso, si effettua il trasferimento e si individua verso sx la partenza di L6 con la targhetta alla base; si parte in un diedrino e si prosegue per belle rocce fessurate fino ad uno strapiombino a grosse lame solide che si supera in modo deciso e fa arrivare alla sosta. Difficoltà corrette.
– L7: come da relazione; subito sopra la sosta con passo a sx ci si ristabilisce sopra e si prosegue verso dx per muro a buone scaglie ma comunque complesso, direi un buon V, e si giunge così in cima al torrione dove si sosta.
– L8: come da relazione, si prosegue verso l’ultimo evidente muretto e lo si scala quasi a piacimento, comuqnue uno spit indica la strada più semplice.
● Discesa: la stessa delle vie che arrivano alla parte alta: un po’mangiata dalle piante e dai rovi e non sempre evidente, come ho già detto da qualche parte meglio usare una traccia GPS su una qualsiasi app di sentieristica per non perdersi.

Mannaggia a me e alla mia poca intuizione rispetto a quello che c’è scritto in relaizone: ero convinto di aver sbagliato alla fine di L6 e così ho anche scritto nel libro del Bivacco! Alla fine la Via l’ho invece inconsapevolmente fatta tutta e ci sono arrivato solo una volta che a casa ho riletto meglio la relazione. Direi che, visto questo, il mio Progetto è completo, tutte le 9 Vie del comprensorio liberate in Free solo, 6 delle quali a vista! Tornerò giusto su questa Via perché mi manca il primo tiro variante normale, ma non credo prossimamente, ora vedrò un po’di cambiare zona!

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