Sentiero sempre molto evidente e comunque ben indicato con i vari segnavia che si alternano lungo il tracciato . Qualche cartello indicatore caduto e danneggiato , ma ancora utile . Qualche infrascamento intorno al Pizzo Aguzzo , magari per la stagione . Forse fine settembre è ancora presto per questo percorso di bassa quota , un po’ di caldo in basso . Nel pilastrino del Monte Ceresa c’ è un nido con migliaia di formiche alate ( o insetti simili ).
Il primo mattino molto grigio non è troppo invitante , ma una webcam di Diano Arentino mi mostra alcune schiarite , così mi faccio accompagnare da mia moglie al Passo del Ginestro . Le schiarite sono già scomparse , il cielo è coperto da nuvole basse che stazionano a quota anche inferiore ai 1000 metri , ma ormai sono lì … Seguendo la sterrata arrivo al Passo San Giacomo e faccio una deviazione per l’ inutile Monte Arosio , tra le nubi . Proseguo per il Pizzo Montin ed il Pizzo d’Evigno mentre esce un po’ di sole . Dopo una breve sosta continuo lungo la dorsale tra schiarite e annuvolamenti , toccando tutte le cimette in sequenza : Monte Ceresa , Monte Mezzogiorno , Pizzo Pegno e Pizzo Aguzzo . Via via che scendo verso la costa il meteo migliora e mi gusto dei bei panorami verso il mare . Le ultime alture sono poco accennate : Monte Bandia , Monte Chiappa , Colla Mea , Colla Dico e Colla di Cervo , ma sono molto panoramiche . Arrivato a Cervo , scendo attraverso i carruggi del bel villaggio medievale e raggiungo la fermata del bus che mi riporterà ad imperia . In giro tanti cavalli , qualche mucca , alcuni cacciatori e pochissimi escursionisti . Circa 22 km per 750 metri di dislivello in salita , molti di più in discesa … Tempo di percorrenza 7 ore abbondanti , soste comprese .