- Accesso stradale
- Ampio parcheggio al Pre. No rete mobile.
Confermo le ottime condizioni su tutto il tracciato, aggiungo solo qualche dettaglio spero utile.
Avvicinamento su morena molto scoscesa, noi l’abbiamo seguita fino ad un grande ometto per poi scendere sul ghiaccio su terreno davvero infimo, rischio scivolata molto alto. Conviene tenersi bassi prima dell’ultima rampa, al massimo si tarda 10 minuti ma non si rischia di rovinare la gita.
Terminale ancora ben chiusa, solo sopra c’è un attraversamento un po’ delicato, conviene tenere ancora i ramponi o proteggersi con viti di dubbia tenuta.
Prima parte di salita varia e con roccia più solida del previsto, anche noi abbiamo fatto il tiro più duro della giornata sulla tour rouge, il percorso più facile è sulla destra salendo, ma scalando viene da stare più sul filo. Ancoraggio solido per una breve doppia in cima alla tour.
Da li in poi la roccia peggiora un po’, serve attenzione a cosa si tira, ma senza grandi problemi, non è una via sportiva…
Proteggibilita’ sempre buona e si possono mettere insieme i tiri senza problemi se si allungano le protezioni.
Rispetto allo schizzo molto utile, segnalo che L2 è più breve, ma sosta evidente su chiodi e nut incastrato. Penultima sosta non trovata ma ci si protegge facilmente a friends.
In uscita fatto un pezzo di cresta poi scesi sul nevaio con a tratti ghiaccio e saliti alla breche Lory.
La cresta per mettere piede sul glacier blanc è molto lunga ma su roccia decisamente solida visti i molti passaggi. Si arriva ad una sella nevosa con una doppia da una decina di metri. Ghiacciaio ben tracciato con crepacci molto evidenti nella prima parte ripida, poi bisogna entrare in stand by e tirare dritto, davvero lunga camminata a fine giornata, per noi durata 19 ore.
Con Alessia, che solida! Michele ed Enrico due schegge, impossibile stargli dietro.