- Accesso stradale
- In auto fino a lavachey, da li vi sono navette gratuite ogni 20/30 min (ma ad orari imprevedibili) fino ad Arnouva
Itinerario meno banale di quello che si possa pensare, orientarsi al buio tra le balze rocciose dietro il bivacco non è scontato e può richiedere più tempo del previsto. Questo deve essere considerato da chi, come noi ha le ore contate, per un peggioramento meteo previsto in giornata.
Inoltre passata la terminale le relazioni non sono chiarissime, il nostro suggerimento è di portarsi tutto a sinistra guadagnando ben poca quota e passare la balza rocciosa in basso dove è più accessibile. Non ci siamo ritrovati nelle relazioni che parlano di “canale” – gulliver – o di “imbuto nevoso” – scuola guido della torre. Probabilmente si riferiscono ad altre condizioni ed altri volumi glaciali. Un passo sulla roccia è obbligato, se non si trova la via più facile può venire bene un friend.
Superata la balza rocciosa si prosegue 20/30 metri su sfaciumi instabili e si accede al nevaio pensile sopprastante. Noi siamo usciti a destra dal nevaio. A sinistra era più diretta ma alle attuali condizioni il nevaio termina molto in basso e a sinstra lascia scoperte alcune placche infide.
Dalla fine del nevaio si prosegue ancora 30/40 metri per roccette più o meno stabili per accedere alla cresta.
Discesi per la via di salita
Ambiente superbo, selvaggio e maestoso