Vento forte e molto freddo al Rif. Torino che poi, per fortuna, si è calmato. Ghiacciaio chiuso con ottimo rigelo, terminale facile, salita alla gengiva secca e delicata (soprattutto per chi sta dietro), gengiva tracciata (ramponi utili ma non indispensabili), roccia pulita (no ghiaccio). Traverso iniziale e L1 con una fissa. Scalata che richiede decisione e forza nelle braccia (chi come me non ne ha si prepari a soffrire) ma fortunatamente non per tutta la lunghezza dei canaponi. Numerose altre cordate fra prima e dopo ma niente di insopportabile. Doppie: noi con due mezze da 50 ne abbiamo fatte 3. Occhio alla prima che va fatta in traverso verso ovest per raggiungere S2 (usare un chiodo presente in parete per rinviare e evitare un bel pendolo). Fatta in giornata con tutta calma e tranquillità (in questo periodo la Skyway è aperta fino alle 19.30).
Un grandissimo grazie al socio per avermi assecondato e per la pazienza che ha avuto. E fu così che l’impossibile divenne possibile…