Avvicinamento. Le condizioni per arrivare alla gengiva sono ok: ghiacciaio tutto chiuso e gengiva ancora in buona parte in neve (trovato buon rigelo notturno). Tratto di sfasciume sempre un po’ instabile, conviene prestare molta attenzione agli scaricamenti (in un paio di occasioni abbiamo rischiato un po’ schivando le pietre), soprattutto quando si hanno cordate sopra. Se non si seguono gli ometti (che girano verso destra) ma una traccia che sale diretti c’è un passaggio su ghiaccio di un paio di metri.
Via. La via è praticamente quasi tutta pulita, si trova ancora un po’ di neve nelle cenge, che tuttavia non dà quasi per niente fastidio (nonostante noi l’abbiamo fatta con le scarpette).
Molte cordate lungo la parete, ma tutto sommato gestibile senza grosse difficoltà.
Occhio alla prenotazione della funivia, obbligatoria quest’anno almeno il giorno prima (meglio con un po’ di anticipo, per evitare di perdere i posti sulle prime corse).
Gita sognata per tanto tempo, e finalmente in vetta. Tempo splendido!
Con Luca compagno già di tante avventure e speriamo di tante altre in futuro!