Dente del Gigante Via Normale

Dente del Gigante Via Normale
La gita
red-fab
4 16/06/2018

Dente in buone condizioni.
Partiti con la prima funivia da Courmayeur alle 7:30.
Abbiamo lasciato il Torino alle 8:15 e siamo arrivati alla salle a manger verso le 10:30.
Il ghiacciaio per arrivare sotto il gendarme è ben coperto di neve, con nessun crepaccio aperto. Il pendio per arrivare alla spalla del gendarme è al momento una scala di neve. Dalla spalla alla salle a manger il percorso è tutto su neve e ben tracciato.
Abbiamo trovato il Dente pulito, a parte un nevaietto alla base delle placche Burgener.
Noi siamo saliti calzando scarponi, ma una cordata francese che ci seguiva ha scalato in scarpette.
Siamo saliti sino alla base delle placche in due tiri, incontrando 3 soste a spit: la prima una ventina di metri dall’attacco, al termine della parte spittata, la seconda nel diedro canale, la terza alla base delle placche. Saltata la prima sosta a spit, abbiamo sostato su chiodo + friend circa 10 metri sotto la seconda sosta a causa del grande attrito per le corde (nello stesso tratto, possibilità di sostare facilmente anche su spuntoni di roccia).
Il murettino/diedro che precede la sosta a spit alla base delle placche è sprovvisto di canapone: rimangono pochi resti di uno tranciato.
Terzo tiro con sosta a spit a circa metà delle placche, con bella arrampicata sulla parte sinistra delle stesse.
Per il quarto tiro abbiamo sostato alla base del diedro di V.
Quinto tiro: superato il diedro di V e raggiunta la sosta posta al suo termine, abbiamo continuato nel diedro sovrastante sino ad arrivare ad una sosta a spit sul terrazzino al termine dello stesso (tiro con un’esposizione davvero notevole!!!)
Sesto tiro: dal terrazzino siamo saliti per cresta sempre più aerea sulla punta Sella e poi ridiscesi all’intaglio tra le due punte.
A causa dell’ora e delle nuvole minacciose ci siamo calati dall’intaglio.
La sosta per le doppie si trova all’incirca sotto l’ultimo spit (con condoni) che si incontra scendendo da punta Sella verso l’intaglio: appena scesi nell’intaglio cercarla in direzione opposta rispetto a punta Graham.

Rientro dalla gengiva su neve molto marcia per nulla banale: abbiamo sceso faccia a monte parecchi tratti che al mattino erano facili su neve dura. Abbiamo impiegato 3 ore dalla gengiva al rifugio Torino, contro le 2:15 impiegate dal Torino alla Gengiva.

Bella giornata in quota con ottime temperature: a parte il primo tiro abbiamo scalato tranquillamente senza guanti. Probabilmente usando le scarpette sarebbe stato anche più divertente: le condizioni trovate l’avrebbero permesso.
Attenzione alla discesa se nel pomeriggio la neve ha mollato!

Con Tachi e Leonardo

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