Condizioni quasi invernali dovute alla nevicata di venerdì; alcuni passaggi su roccia sono ricoperti da pochi centimetri di neve che a volte aiutano la progressione altre volte la rallentano. Non si tolgono mai i ramponi. Ottimo il passaggio sotto il gran Gendarme.
Attenzione che al rifugio è difficile fare asciugare i vestiti bagnati in quanto non presente una stufa per riscaldamento ma solo quella della cucina ( che ovviamente non può essere utilizzata per stendere i panni…)
Saliti venerdì al rifugio con pioggia fitta ed anche un pò di neve… Sabato mattina abbiamo ritardato la partenza alle 6.50 causa bufera nella notte che però ha ripulito il cielo regalandoci una giornata stupenda; nonostante ciò non abbiamo raggiunto la vetta(sigh!). Appena partiti dal rifugio ci si rende subito conto che la salita sarà impegnativa e lunga. Abbiamo perso parecchio tempo nei passaggi più difficili a causa di altre cordate e delle nostra scarsa abitudine al terreno misto, dilatando di molto i tempi di progressione; in ogni caso anche le altre cordate procedevano più o meno con lo stesso passo, quindi presumo che le condizioni non fossero ideali per salire questa montagna. Sotto l’ultimo (o penultimo gendarme a 4200 mt circa) intorno alle ore 12 ci siamo fermati mentre altre cordate hanno proseguito e credo che siano arrivate in vetta, ma oltre le ore 14. Abbiamo deciso di desistere in quanto essendo in cinque avremmo dovuto prevedere tempi lunghi anche per la discesa… Ed infatti abbiamo impiegato esattamente lo stesso tempo di salita… Anche se non abbiamo raggiunto la vetta è stata comunque una bellissima salita, probabilmente la più impegnativa che io abbia mai fatto su questo tipo di terreno. Sicuramente dovrò ritornare per completarla! Un saluto a Claudio, Beppe, Stefano e Dario compagni di avventura.