Ho percorso oggi il giro qui descritto. Bello e solitario. Annoto solo quanto segue.
1. L’itinerario è caldissimo e perciò la scorta d’acqua è necessaria. Oggi non abbiamo trovato molta disponibilità di acque potabili né naturali, né da fontane.
2. Il parcheggio perfetto per compiere il giro non è quello al termine della strada presso la Frazione Villanova, ma quello posto 50 metri (di altitudine) più su. Va imboccata la strada sterrata in salita che si allontana dal parcheggio asfaltato e subito prima del primo tornante si trova un ampio parcheggio, non asfaltato, sulla destra. E il parcheggio migliore perché l’anello può iniziare e terminare lì. Parcheggiando lì si prosegue sulla strada oltre il tornante, senza deviazioni, ci si immette nell’itinerario descritto poco a monte della sua partenza e si prende infine la mulattiera per l’Alpe Crosenna.
3. L’Alpe Crosenna ha un agriturismo che oggi era già chiuso. L’acqua della fontana filava ma era sufficiente per una bevuta.
4. Al Col Content abbiamo tirato dritto sui tornanti del sentiero ben visibili a zig zag appena si arriva al colle e che permettono di raggiungere il laghetto a quota 2220. Sono certo che però la via migliore non sia quella percorsa da noi, ma che convenga tirare a destra dal Col Content (scendendo appena) fino al fabbricato che si intravede. Lì una splendida mulattiera militare serpeggia comodamente fino al medesimo pianoro del laghetto raggiunto da noi e da cui passa l’itinerario.
5. All’Alpe Bancet non c’era acqua perché con la transumanza avevano chiuso l’alimentazione della fontana.
6. La discesa è venuta molto bene prendendo le scorciatoie segnalate con segnavia, che hanno permesso di tagliare molti tornanti della militare. L’ultima scorciatoia poi ha abbandonato la strada e ha permesso di arrivare comodamente alla frazione Culubrusa dove finalmente c’era acqua e anche saporita.
Un bel giro, immagino micidiale in piena estate per l’esposizione senza mai ombra.