- Accesso stradale
- nulla da segnalare
Via di stampo alpinistico, non difficile ma mai banale, i gradi dichiarati sono i III di un tempo quindi da non sottovalutare.
Abbiamo portato due mezze da 60mt x sicurezza ma siamo saliti con una mezza doppiata.
Nel primo diedro camino di 2°-3° c’è un friend incastrato circa a metà, null’altro. Si riesce ad allestire comoda sosta su masso prima del traverso a sx (27mt).
Il secondo tiro è in traverso ascendente a sx, delicata ed esposta la dulfer che consente di accedere al secondo ampio camino, prima del passo chiave si trova una sosta su 2 chiodi (15mt), noi l’abbiamo solo rinviata, dietro la sosta c’è un friend incastrato, fatto sosta su cordone in clessidra che si trova in loco prima del muro che porta fuori dal camino (30mt).
Il muro dichiarato di 3° è duro, a mio parere un IV stretto-stretto, è protetto solo con un chiodo in mezzo, e due vecchissimi spit al termine del masso. Si passa con un po’ di decisione a sx. In alto sulla cengia sosta raumer nuova di pacca con anello di calata.
Da lì in poi si può procedere in conserva, anche se spesso si è sul facile l’esposizione non manca. Noi purtroppo abbiamo dovuto abbandonare per maltempo circa a 2/3 del percorso.
Ci siamo calati un in un canale pietroso ad ovest con due doppie da 30mt su soste con cordini trovate in loco, fino a raggiungere la ferrata Danesi.
Partiti di buon ora dal rif. Franchetti, in 15 min si è all’attacco
Impegno fisico e mentale assicurato, per una via alpinistica di soddisfazione.
Bellissima la “famosa” finestra della Chiaraviglio.
Con Ari che se l’è cavata alla grande!