- Accesso stradale
- no problem
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1200
Neve perfetta per le racchette, portante sempre anche dove appena smollata dal sole per i doppi pesi piuma come il sottoscritto, tuttavia molto dura, gratinata e vetrata sulla strada nel vallone miniere, tutto sommato pessima per skialp. Gita molto lunga, sarebbe stata un massacro in caso di neve non portante. Pochi distacchi visti in zona, viceversa come fossero stati bombardati a tappeto i pendii della Missun, della costiera dell’Authion fino alla Tuor (enorme chiazza erbosa) e sulla Barsenzane. Vento freso e teso da S sull’enorme crestine, ma mai violento. Ambiente favoloso con vista amplissima. Le cime E e O del Bouc paiono pressoché della medesima altezza, per cui le quotazioni (2414 e 2455m) sulla carta IGC 25000 sono sicuramente errate. Tenuto conto delle vette circostanti propendo per definire eccessiva la quota 2455.
Effettuato il percorso Pas de la Nauque, Cima omonima, rientro al passo, crestone per le Pointes Commune e Viole, anticima N del Bouc, cime E e O del Bouc, Pas de Colle Rousse, Cime de Roux, rientro con discesa dal passo Colle Rousse fino al fondo del vallone Miniere, per un lungo ed appagante anello (circa 5 ore fino al Roux). Quasi nessuno in giro. Enorme copertura nevosa, mediamente 2 metri. Al passo Colle Rousse grandi cornici. Noi siamo scesi in un punto molto ripido per 5/6 m (circa 60/70°) ma senza cornici, meno male che la neve in quel trattino era morbidamente dura (non avevamo né piccozza né ramponi). 2 camosci in giro sulla cresta ad O del Roux. Con Enzo.