- Accesso stradale
- Il parcheggio è aggratis in settimana a giugno
- Osservazioni
- Osservato fratture nel manto
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 2200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Sci ai piedi dopo circa 50 minuti dalla macchina. Il torrente si attraversa circa 200m lineari a monte del ponte saltato. Ci si arrangia saltellando tra roccioni vari. Sentiero estivo con solo qualche innocuo nevaio. Messi gli attrezzi si sale su neve perfettamente rigelata, fino al traverso rognoso per accedere al pian Gias. Io sono salito con i ramponi, volendo si fa senza ma in sci la vedo dura. Occhio qui che ci sono alcune bocche di balena. Tutto semplice fino al colle, con uso dei coltelli per neve davvero dura. Ho provato a salire l’Albaron ma poco oltre metà cresta ho mollato per eccessiva esposizione con neve dura. In cima al Collerin con gli sci. Discesa su neve dura ma non ghiacciata, poi nel canalone ci sono punti morbidi che comodamente fanno arrivare al piano. Qui neve marcia e collosa. Attenzione a non sprofondare, poi gli ultimi 100m su neve estiva portante. Occhio ai tratti esposti del sentiero. Avvistati stambecchi a decine e alcune fischianti marmotte. Canale capre impraticabile, buchi e acqua.
Tocca tornare per la vetta dell’Albaron.