Note
Il Cammino Minerario di Santa Barbara, nato nel 2016 e che porta il nome della Santa protettrice dei Minatori, è un lungo itinerario a piedi che si sviluppa per circa 500 km suddiviso in 30 tappe che raccordano idealmente l'area più estesa e significativa del parco geominerario storico e ambientale della Sardegna.
Negli ultimi 2 anni è stato tracciata la Ciclovia che in 9 tappe su 550 km ricalca in parte il percorso a piedi
Siamo nel sud ovest dell'isola, terra selvaggiae ricca di bellezze naturali incontaminate, ma paradossalmente anche molto sfruttata sin dall'età nuragica per estrarre dal sottosuolo le preziose risorse naturali (minerali e metalli).
Sfruttamento quindi sempre avvenuto nei secoli fino al suo massimo sfruttamento con l'avvento dell'era industriale.
Dalla metà degli anni 50 del novecento il settore (divenuto fondamentale per l'economia di questi luoghi e quasi unica fonte di lavoro) entra in crisi per gli effetti della perdita di competitività rispetto a mercati divenuti oramai mondiali, con la chiusura delle ultime miniere a metà degli anni 90 del secolo scorso.
La Fondazione del Cammino (sede nel comune di Iglesias) si occupa quindi di valorizzare e manutenere questo itinerario che abbraccia in un unico grande percorso tratti di costa selvaggia con scogliere e pareti a picco sul mare, testimonianze di architettura industriale in stato di abbandono, importanti monumenti archeologici, montagne coperte da fitte foreste abitate da un'importante fauna locale, sorprendenti sorgenti e cascate, grotte di notevole estensione di cui diverse visitabili, stagni e saline abitati da una ricca avifauna, senza dimenticare le isole di Sant'Antioco e San Pietro.
Avvicinamento
Negli ultimi 2 anni è stato tracciata la Ciclovia che in 9 tappe su 550 km ricalca in parte il percorso a piedi
Siamo nel sud ovest dell'isola, terra selvaggiae ricca di bellezze naturali incontaminate, ma paradossalmente anche molto sfruttata sin dall'età nuragica per estrarre dal sottosuolo le preziose risorse naturali (minerali e metalli).
Sfruttamento quindi sempre avvenuto nei secoli fino al suo massimo sfruttamento con l'avvento dell'era industriale.
Dalla metà degli anni 50 del novecento il settore (divenuto fondamentale per l'economia di questi luoghi e quasi unica fonte di lavoro) entra in crisi per gli effetti della perdita di competitività rispetto a mercati divenuti oramai mondiali, con la chiusura delle ultime miniere a metà degli anni 90 del secolo scorso.
La Fondazione del Cammino (sede nel comune di Iglesias) si occupa quindi di valorizzare e manutenere questo itinerario che abbraccia in un unico grande percorso tratti di costa selvaggia con scogliere e pareti a picco sul mare, testimonianze di architettura industriale in stato di abbandono, importanti monumenti archeologici, montagne coperte da fitte foreste abitate da un'importante fauna locale, sorprendenti sorgenti e cascate, grotte di notevole estensione di cui diverse visitabili, stagni e saline abitati da una ricca avifauna, senza dimenticare le isole di Sant'Antioco e San Pietro.
Via nave (Livorno - Olbia) o aereo su Cagliari poi treno o bus fino a Iglesias
Descrizione
Il sito ufficiale del Cammino descrive le varie tappe e relative varianti con tutte tracce GPS
Inoltre è disponibile una app che permette anche in modalità Off-line di avere tutte le informazioni necessarie
1g da Villamassargia a Buggerru – 62km – 1080m D+
2g da Buggerru a Piscinas e arrivo a Guspini – 77km – 1450m D+
3g da Guspini alla grotta di San Giovanni e arrivo a Villamassargia – 90km -1140m D+
4g da Villamassargia a Giba – 78km – 1040m D+
5g da Giba a Portoscuso – 103km – 630m D+
6g da Portoscuso a Villamassargia – 58km – 840m D+
7g da San Giovanni Suergiu a Isola di Sant’Antioco – 62km – 280m D+
8g Isola di San Pietro – 63km – 960m D+
- Cartografia:
- Cartina relativa al percorso a piedi sul numero 124 di Meridiani Montagne Sardegna Costa Occidentale.