- Accesso stradale
- Piccolo posteggio da 3/forse 4 macchine in località Terrisse, altrimenti lungo la stradina o, ancora più lontano, lungo la strada principale
Se si vuole seguire una relazione veramente valida, conviene seguire quella di “vielunghevalledaosta.com”, a livello di descrizione è impeccabile, a livello di gradi anche si avvicina molto al percepito. Dato che lì è descritta molto bene, mi limiterò a dire qualche cosetta in più in generale:
– Il posteggio è molto piccolo, 3 auto comode, forse 4 se si mettono bene, altrimenti tocca posteggiare lungo la strada più in basso;
– L’avvicinamento è in cattivo stato, il sentiero è mezzo in abbandono con svariati alberi abbattuti lungo il percorso ed è un pelo infestato da piante. Comunque è ancora possibile orientarcisi senza paricolari patemi;
– L’attacco della via è evidente e segnato, come le altre; in ogni caso è subito a sx della via “40 anni”, linea di spit e sosta evidenti;
– L3 non c’entra niente col resto della Via, né a livello di difficoltà né a livello di stile: comunque mi è riuscita la libera a vista, non così impossibile ma valutabile a mio avviso più verso il 6c che non verso il 6b+; eventualmente, come già scritto da tutti, facilmente azzerabile;
– I tiri più belli sono sicuramente L2 (che è anche il più “duro” e tecnico, soprattutto il traversino), L6 (continuo su buone prese con passo in uscita), L10 (bella placca a prese distanziate con traversino da interpretare alla fine) e L12 (che per continuità e lunghezza su placca di aderenza a parer mio il 6a+ lo merita)
– L9, ma soprattutto L14, L15 ed L16 sono tranquillamente fattibili in conserva lunga protetta (soluzione da noi adottata), specialmente gli ultimi 2: sono davvero semplici e farli a tiri sarebbe una perdita di tempo ed energie inutile;
– Per alcuni tiri servono ben 18 rinvii se li si vogliono mettere tutti!
– Il sole alla fine di questa stagione non dà così fastidio: è sbucato verso le 10.30 mentre eravamo su L4, ma tra crema solare abbondante e venticello alla fine siamo stati bene fino ai tiri finali, dove in effetti la roccia era un po’troppo calda per i miei gusti;
– il rientro a Courtil si fa per bel sentiero; da lì, se si necessita di scendere ancora fino a Terrisse (come noi), si può utilizzare prima un sentiero che taglia una buona parte di strada asfaltata: purtroppo non è di facile individuazione o spiegazione perché è praticamente abbandonato, e noi lo abbiamo trovato solo grazie a Maps.me, applicazione di GPS e sentieristica che consiglio davvero a tutti;
– Mi sento di consigliare la Via agli amanti della placca che abbiano almeno un buon 6b in falesia per poterne godere appieno in libera senza faticare, altrimenti una via così lunga potrebbe diventare un interminabile patimento ed un infinita mungitura.
I nostri tempi, se potessero servire:
● Macchina – Attacco Via: 20 min (+5 dispersi nel bosco)
● Attacco Via – Sosta L9 (grande cengia): 4.30h con estrema calma
● Sosta L9 (grande cengia) – Fine Via: 2.10h (ultimi 3 tiri in conserva protetta)
● Fine Via – Courtil: 25 min a passo spedito
● Courtil – Macchina: non quantificabile in quanto abbiamo fortunatamente trovato un passaggio in macchina sull’asfalto.
In totale per la via 6.40h + 30 min di pausa alla grande cengia.
Grandiosa e lunghissima via in una parete che non si vede minimamente: complimenti agli apritori! Tutta in libera e tutta a vista, compreso il tiro duro: gli altri tiri se piace il genere e si ha il grado solido sono molto plaisir e mai difficili. Consiglio vivamente scarpette molto comode e consiglio altresì di levarsele ad ogni sosta! Con il Solidissimo Ferrovier Piè, che egregiamente se la porta a casa!