- Accesso stradale
- Accesso stradale in ordine.
Partiti da usellieres alle 9.35. Impieghiamo un’ora e venti per arrivare al Bezzi. Seconda colazione, due parole coi rifugisti e con l’esperto Franco per avere conferma che il percorso sia in ordine e partiamo dopo aver riempito le borracce (sono le 11.35). Saliamo i ripidi tornanti (sentiero 12a) e ci troviamo nel punto più bello della ns gita. Da qui tralasciamo di allungare al lago di San Martino e continuiamo il lungo traverso (sentiero 11) che ora tra vari saliscendi, pietraie e facili guadi perde quota per arrivare al guado più complicato, quello del fiume che si attraversa prima di ascendere alla Becca Refreita. Qui il ponte originario è crollato anni fa, si segue quindi la variante che perde quota e guada poco più a valle, tutto ben segnalato ma anche questo secondo ponticello è crollato quindi si deve inventare il guado, non è difficile, l’acqua è molto bassa ma meglio saperlo. Da qui un faticoso sentiero ci porta in cima alla Becca Refreita (omettone) da qui si scende a destra e si perde quota sul versante ovest (non farsi ingannare dalla tenue traccia che va dritta) prima ripido sentiero (bolli gialli) poi pietraia, qualche guado facile e si arriva finalmente al bivio segnalato da cartelli, se si va dritto in un ora si arriva al rifugio chalet dell Epee, se si va a sx si scende all’ Alpe Mont Forciaz e da qui sempre proseguendo in basso (sentiero e cartello non molto visibili) ci si collega al sentiero dei larici secolari che si sale per andare all’Epee.. Ovviamente lo percorriamoin discesa (per risparmiare il mio ginocchio noi abbiamo optato per questa ultima più veloce opzione). Terminato il sentiero dei larici si arriva sulla poderale che porta all’epee, da qui siamo andati sempre a sx tralasciando i bivi a dx e siamo arrivati ad incrociare la strada sterrata principale che parte da usellieres (cartelli grandi indicatori per i due rifugi). Questa volta si va a destra in discesa ed in pochi minuti si raggiunge il bar vicino ai parcheggi. Sono le 17.00 abbiamo impiegato quindi 7 ore e mezza di cui circa 6 ore abbondanti in movimento per completare l’anello. Un escursionista ben allenato può quindi farla in meno tempo direi.
Gita fatta con alex che ho dovuto tenere a freno per non andare ne al lago ne all’epee. Instancabile. La gita per me è bellissima e varia la consiglio a chi sia un po allenato e abbia un minimo di dimestichezza e esperienza di gite in montagna.