- Accesso stradale
- Di facile individuazione e con parcheggio molto ampio all’arrivo.
Partiti dalla vecchia seggiovia abbiamo erroneamente raggirato la stazione dei carabinieri, attraversato la pista da sci e imboccato un sentiero (645). Ci siamo poi accorti di aver sbagliato strada e superato un vecchio edificio abbiamo trovato una taglio che ci riportava sulla pista da sci e sulla strada corretta.
Da lì in poi non ci sono stati problemi a seguire l’avvicinamento dettagliatamente spiegato in relazione – nonostante l’inghippo i tempi di percorrenza congrui con quanto segnato.
La via l’abbiamo svolta in conserva e, grazie all’abbondanza di materiale (15 rinvii di diverse lunghezze – preferibili lunghi visto lo sviluppo), l’abbiamo conclusa in 3 ore. Ci siamo sentiti di fare solo un tiro di corda, all’incirca al 4/5 tiro, dove probabilmente si trova il passaggio più tecnico della via ma super proteggibile (tre spit molto ravvicinati). Verso la 15esima lunghezza la cresta diventa aerea costringendo a tenere il filo, a differenza del resto della via dove lo spazio e le possibilità di progressione abbondano.
Rimanere sempre in allerta su dove si mettono mani e piedi, se talvolta gli appigli sembrano ottimi in altri momenti ingannano.
Calata effettuata dalla cima per poi scendere a piedi dal canalino (posto a sx faccia a monte). Da lì inizia una ripida discesa su terreno erboso o di sasso instabile. Abbiamo quindi deciso di allargarci verso sx (faccia a monte) così da prendere il sentiero che scende dal Passo del Dito.
Per chi ha buone ginocchia ed è munito di bastoncini consigliamo la stessa discesa, altrimenti crediamo sia più sensato eseguire le altre quattro calate così da evitarsi sfacchinate che probabilmente non tagliano nemmeno di troppo le tempistiche.
Gran bella uscita eseguita con il buon Michele in settimana. Ci ha fatto incontrare le prime solo una volta arrivati a piedi della discesa, lasciandoci in solitaria e in un rilassante silenzio per tutto il resto dell’avventura.
Vista sul vicino passo e, con una giornata serena, sull’inizio del gruppo Ortles-Cevedale.
Ci sentiamo di consigliare questa uscita in mezza stagione-fine estate o in una fresca giornata. Via e avvicinamento sono praticamente sempre al sole e con le torride giornate estive di questo periodo si finirebbe arrostiti.
Friend non necessari, ma avendoli con noi, ne abbiamo utilizzato uno verso gli ultimi tiri.