- Accesso stradale
- strada in ottime condizioni
Gita breve, allungata un po’ partendo dal Colletto di Meana seguendo il buon sentiero per il Colle delle Finestre fino all’imbocco del vallone dei Gran Piani, sotto la verticale del Francois Pelouxe. Una grossa valanga ha portato un po’ di alberelli all’imbocco del percorso, ci sono svariati sentieri che poi attraversano la breve zona di larici prima di entrare nel vallone vero e proprio, che non ci si immagina possa essere così ampio e poco frequentato. Ho abbandonato il fondovalle dopo aver superato i vari contrafforti che sorreggono il pendio superiore del Monte Carlei, sfruttando un ripido ma elementare canalino erboso in mezzo a due paretine. Superatolo, la pendenza non cambia ma il pendio si allarga, mi sono tenuto al centro e poi un po’ verso sinistra incontrando paletti metallici di un antico recinto per il bestiame. Curiosi gli ultimi 50 m di salita, dove l’erba lascia spazio a strane conformazioni rocciose inclinate tutte con lo stesso orientamento. A parte la pendenza e la fatica (assenza di tracce e ometti) si sale senza nessuna difficoltà. Sicuramente può valere la pena, in altra stagione, effettuare poi un anello al Colle del Pelvo ed eventualmente la cima, per poi fare ritorno dalla Val Chisone attraverso il colle delle Finestre. Ora i pendii sotto il Pelvo sono ancora ben innevati.
Molti camosci e nessun essere umano, anche al colle pochissime persone causa giornata incerta, che poi tutto sommato si è rivelata più che accettabile. Tanto con il bel tempo avrei ulteriormente rimandato questa meta che mi incuriosiva da parecchio.