- Accesso stradale
- Lasciata la macchina in località Castello
Abbiamo deciso di goderci un po’ di fresco pernottando al rifugio Vallanta il giorno prima di fare questa gita. Dal rifugio è necessario chiedere informazioni per le indicazioni per l’attacco, in quanto non è segnato da ometti o bollini se si parte di lì, e richiede 50 minuti buoni per raggiungere la via. Il percorso prevede l’attraversamento di diversi ruscelletti e di campi di rododentri magnifici (un po’ meno da oltrepassare…). Ci siamo evidentemente tenuti più in alto del dovuto e abbiamo raggiunto una cengia erbosa, alla seconda sosta dello zoccolo. Fortunatamente gli spit blu michelin hanno indicato chiaramente il percorso da seguire. Gli unici ad ad arrampicare oggi. Una volta svolto l’ultimo tiro dello zoccolo, si raggiunge l’attacco della via vera e propria (8 tiri), con alla base targhetta e scritta. I primi 2/3 tiri sono molto consumati e la roccia è abbastanza scivolosa. Tutta la via è di tecnica e gambe, si tira ben poco per salire. Lo strapiombino di L6 si supera molto facilmente. In generale abbiamo trovato la via spittata poco e non dove serviva. La maggior parte dei tiri non sono proteggibili e ci si ritrova con diversi metri senza protezioni… Le vie trad sono belle se proteggibili, altrimenti inseriscono inutili pericoli in uno sport già delicato. Discesa con doppie, la maggior parte dei tiri sono tra i 30 e 35 metri, quindi non siamo riusciti ad unirne nessuno. Fortunatamente non si sono impigliate le corde, ma sono presenti diverse fessure pericolose. Soste un po’ datate ma sicure, tutte presentano due fix uniti da cordino e maillon.
Grande Elvio come sempre! Mucho calor sul sentiero