- Accesso stradale
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Prima volta al Caporal, irresistibile il richiamo di queste pareti e del mitico Orecchio del Pachiderma. Il primo tiro da una bella sveglia, ma senza accorgersene si è subito alla base dell’Orecchio che è all’altezza della sua fama: lungo, intenso e bellissimo! La placca prima del cengione alla base dello Specchio di Itaca é spittata tranquilla ma comunque bisogna scalarla e finché non si arriva agli spit l’ingaggio c’è tutto lungo le fessure che la precedono. Proseguito ancora su un tiro di Tempi Moderni, non difficilissimo ma comunque i traversi delicati mantengono alta la soglia di attenzione e non permettono errori. Per le calate una volta tornati sul cengione abbiamo preso la sosta tutta a destra. Di qui con una doppia si arriva alla base dell’ Orecchio e poi a terra con un altra calata
Che giornata! Dal freddo al parcheggio prima dell’arrivo del sole sembrava impossibile che si potesse scalare qui e invece inseguire le bellissime luci dell’autunno è stata una bella avventura! Con i super soci Marco, Filippo e Pietro in una valle Orco bella come non mai