- Accesso stradale
- Ampio posteggio a Viozene
La relazione qui presente è scarna ma sufficiente; per quanto riguarda l’avvicinamento invece no! Abbiamo seguito quello qua proposto ed è decisamente più lungo (e per metà fuori sentiero), conviene decisamente invece seguire il nuovo sentiero: dal Rifugio si segue la sterrata prima in salita, poi in piano, fino ad un’evidente deviazione sulla dx segnata da ometto; si prende il grosso sentiero ed in breve si raggiunge il pianoro intermedio da dove, seguendo prima a sx e poi dritti, si giunge alla parete in circa 1h di camminata di buona lena.
Targhetta con nome alla base.
– L1: antipasto di placca sui piedi molto bello e semplice;
– L2: capolavoro di tiro, tutto su tacche fino a qualche metro dalla sosta dove un passaggio duro sbarra la strada, ma se si cerca (e se si carica) bene c’è tutto. Attenzione, 17 rinvii richiesti!
– L3: altro tiro bellissimo, verticale prima e traversino tecnico su placca a dx poi
– L4: l’unico mediocre, prima a dx e poi dritti su roccia un po’così (se ci si tiene a dx, al centro meglio ma più duro) fino alla sosta.
3 doppie su Pellegrinaggio in Oriente per non infastidire altra cordata sotto di noi, da S5 a S4, da S4 a S2 e da S2 a terra: convengono per linearità, bisogna conoscere un minimo da dove passa la via. Rientro per la strada d’andata.
Con Bea, prima via di giornata, sesta in totale per me qua, roccia come sempre spaziale con un grip incredibile!