- Accesso stradale
- Da Parma
Prima volta sullo scoglio , via dalla linea bellissima con roccia super! Chiodatura datata a piastrine artigianali ormai arrugginite sui tiri 1, 5, 6 e 7, negli altri fix più recenti alternati a piastrine. Soste a fix ok.
Noi abbiamo deciso di scendere a piedi , non mi sento di consigliarlo ma do sommaria descrizione… considerare che in pratica non ci sono tracce se non nella parte finale.
Dall’ultima sosta continuare a salire la rampa verso dx (terreno scomodo con molte piante schiantate) poi piegare sempre in salita a sinistra raggiungendo una faggeta su terreno meno ripido. Traversare ancora verso sinistra faccia a monte fino a uno spiazzo con ometto dove si inizia a scendere. Procedere dritto fino alle reti paramassi: corteggiarle verso destra faccia a valle, dunque alla prima apertura scendere per ripido prato con placche a destra. Appena si raggiunge un tratto spiano attraversarle sempre a destra (presente ruscello e vecchi cavi), dunque tornare a scendere nel bosco (vecchi segni) superando in discesa un salto con cavo di ferro e vecchia fettuccia. Continuare a scendere restando vicino alla fascia rocciosa su terreno scomodo e ripido fino a raggiungere nuovamente il ruscello guadato in precedenza (sulla sinistra sale una specie di sentiero attrezzato che termina a un pilone dell’alta tensione). Non guadarlo ma scendere per traccia ora evidente a destra, che con alcune scalette di ferro riconduce alla strada un paio di gallerie sopra alla diga. Calcolare minimo un’ora dall’uscita della via, se non ci si sbaglia!