Boazzo (Scoglio di) – Il Cammino degli Eternauti

Boazzo (Scoglio di) – Il Cammino degli Eternauti
La gita
guidochiarle
4 19/07/2014

Sulla verticale della fessura di partenza scende un ruscello lungo tutta la parete pertanto bisogna partire sullo sperone a sx con alcuni passi delicati ed improteggibili sino a ricongiungersi alla fessura in cui ci si protegge con BD 2 ed 1. Ancora un BD 0,4 sulla cengia intermedia e si raggiungono gli spit artigianali che portano in sosta. Secondo tiro da integrare con BD da 0,4 ad 1 dopo di ché friends non più necessari. Si può al limite integrare con un BD 0,5/0,75 sul sesto tiro. I tiri 2,3,4 e 5 sono dei must di granito fine e super aderente a funghetti assolutamente imperdibili. Godibili anche gli ultimi due tiri più facili, purtroppo con l’uscita finale un po’ invasa dal muschio. Alla base e sulle cenge la vegetazione è lussureggiante. Discesa da fare assolutamente in doppia con le prime due in obliquo verso dx(faccia alla parete)e corte per evitare problemi nel recupero delle corde. Dal cengione della 5° sosta si può allungare senza problemi. Occhio all’ultima doppia per via della lunghezza e dei rami di alberi abbattuti e di alberi sporgenti.

In ottima compagnia dell’amico bergamasco Simone con cui ci siamo divisi i tiri: a me i dispari a lui i pari. La parete sembra poco frequentata ma l’arrampicata è veramente spettacolare. Altri due amici, Roby e Pablo, hanno fatto una via più a destra con doppie sconsigliabili pertanto si sono cimentati nella discesa a piedi. Risultato: gli abbiamo aspettati per 3 ore alla macchina chiamandoli continuamente e chiedendoci se fosse successo qualcosa. All’arrivo stremati ci hanno spiegato che si erano persi sopra la parete perché i pendii sono invasi dalla vegetazione e non esiste sentiero, né punti di riferimento. Praticamente le doppie sono d’obbligo a meno che vi piacciano le avventure nelle foreste pluviali amazzoniche.

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