Dalla chiesina di San Bernardo si arriva subito al cimitero del paese . Lì ( cartello ) si imbocca una salita acciottolata ( Strada della Costa ) che si percorre sino al penultimo cancello , dove sulla destra si stacca un breve sentierino che conduce sulla strada asfaltata soprastante . La si percorre a sinistra per poco più di 100 metri e si trova a destra un evidente sentiero che sale nella macchia mediterranea . Ci sono delle tacche gialle vecchie e sbiadite che ci accompagnano in questa salita che offre ottimi punti panoramici arrivando in cresta ( Cresta Legnaia ) . Verso quota 750 ci si immette in una sterrata che si imbocca a sinistra ( frecce gialle su massi ) immettendosi poi su erti lastroni rocciosi . Si giunge su un’ altra sterrata che si imbocca a sinistra ( attualmente c’è un telone arancione da cantiere che chiude il passaggio ma si passa facilmente ) . La sterrata diventa sentiero , gira a destra sempre salendo , sino ad arrivare sul crinale , innestandosi sul tracciato che sale da Coldirodi e dalla Provinciale per San Romolo . Si arriva subito sulla panoramica prima cima del Monte Carparo ( 905 m.), dove si trova un antico masso di confine con alcune incisioni . La seconda cima ( 911 m.) è boscosa ed evitabile . Si prosegue sul crinale con ampio sentiero ( piuttosto rovinato dall’acqua ) con vecchi segnavia biancorossi sbiaditi , trovando alcuni saliscendi ed un paio di tralicci , ed evitando le varie deviazioni a scendere sulla destra ( che conducono sulla Provinciale ) . Dopo una salitina si arriva ad uno spiazzetto dove , sulla sinistra si trova il sentiero ( non indicato ) che conduce in 10 minuti di decisa salita nel castagneto , alla vetta del Monte Caggio ( 1090 m. , ripetitore e croce , con bei panorami sul Toraggio e Alpi Francesi ) . tornati allo spiazzetto si prosegue sul crinale arrivando subito al Colle dei Termini di Perinaldo ( 960 m.) dove improvvisamente i segnavia biancorossi cominciano ad essere ben evidenti e rinfrescati . Sempre trascurando le deviazioni sia a destra che a sinistra , si continua sulla dorsale , superando anche dei grossi massi ed arrivando al Colle dei Termini di Baiardo ( 923 m.) dove compaiono anche i segnavia SL del sentiero Liguria . A questo punto , incontrata una tettoia con panca , si rientra nel ripido castagneto con tratti su rocce e terra , sempre seguendo i segnavia biancorossi . Si costeggia brevemente un rio e proseguendo la tosta salita si spunta infine all’ aperto vicino alla stazione dell’ ex funivia (1240 m.) ed alla chiesetta . Andando a sinistra sulla pianeggiante sterrata si incontrano alcuni malconci villini e , abbandonando i segnavia biancorossi ( che scendono a Baiardo ) si punta il cancello di una casa ( tacche fucsia ) , subito prima del quale inizia una scalinata che porta in pochi minuti sulla cima del monte Bignone ( 1299 m. , terrazza panoramica e tavola orientativa ) , circondata da un bel bosco di grossi noccioli . Per il rientro conviene seguire lo stesso percorso , perchè eventuali altri risultano più lunghi .