Gita in ambiente molto selvaggio, dopo il gias Giom i passaggi “umani ” sono sicuramente molto sporadici: prova ne sono la quasi totale assenza di segnalazioni, la presenza di pochi ometti, la mancanza totale di rifiuti di qualunque genere!!
Da notare che la vetta non ha una linea ben marcata e si confonde con il resto della cresta spartiacque con la valle Orco ,non e’ visibile da sotto e la si puo’ riconoscere solo osservando bene la qualita’ della roccia che appare piu’ bianca rispetto alle cime circostanti ( di qui probabilmente ne deriva il nome).
La salita non presenta grosse difficolta’ tecniche, ma e’ sicuramente sconsigliabile in caso di nebbie che complicherebbero ulteriormente la scelta del percorso gia’ di per se di difficile individuazione.
Giornata limpida , serena e molto calda x la stagione. Siamo saliti senza difficolta’ sino al gias Giom, poi la traccia indicata si fa subito assai precaria, i pochi e sbiaditi segnetti gialli in breve spariscono e dopo un po pure gli ometti ! osservando bene in realta’ se ne trovano diversi crollati. Ne abbiamo ricostruito qualcuno e fatto qualcuno nuovo in un paio di passaggi strategici, ma e’ solo un piccolo aiuto ! Nessuno lungo il percorso. Con Ricca e Claudia 4wd.