Sulla via i bolli sono sbiaditi e gli ometti molto rari, percui consiglio di portarsi una relazione dettagliata.
In particolare, fare attenzione che, dopo avere percorso la cengia che scende dalla Croce Castelli – Piatti, si risale il successivo canalone solo per alcune decine di metri (alcune relazioni indicano 60m), poi lo si abbandona uscendo a sinistra e percorrendo una cengia ascendente (bollo non visibile dal canale).
Noi siamo saliti in conserva e abbiamo fatto un tiro dal camino con la corda fino alla Croce Castelli – Piatti, e un tiro in corrispondenza di una placca appena prima della parte facile sotto la vetta.
La prima parte della discesa l’abbiamo fatta disarrampicando, poi abbiamo fatto 4 doppie su anelli cementati (condivise con una cordata proveniente dalla spigolo) fino alla cengia verso la Croce Castelli – Piatti.
Dalla Croce, 3 doppie fino alla base (1 corda da 60m).
Saliti in giornata impiegando quasi 12 ore da auto ad auto.
(10 ore e mezza in movimento e circa 1 ora e mezzo di pause, distribuite tra salita e discesa)
Le nostre tempistiche:
– 2:30 Bagni -> Rifugio
– 0:50 Rifugio -> Base
– 2:00 Base -> Vetta
– 2:45 Vetta -> Base
– 0:30 Base -> Rifugio
– 1:45 Rifugio -> Bagni
Tempo asciutto e caldo, ma nuvoloso.
La via è stata percorsa da più cordate in discesa che in salita…. contate almeno una decina di cordate in discesa dopo avere salito lo spigolo, mentre in salita eravamo noi e un’altra cordata….!