Autour (Cima) da Grange della Mussa

Autour (Cima) da Grange della Mussa
La gita
carlo71
3 20/09/2025
Accesso stradale
ok, parcheggio a pagamento sabato e domenica di settembre
Traccia GPX

Sono partito Grange della Mussa (magari mettere un cartello a bordo strada usando i soldi del parcheggio) ove si deve attraversare la Stura grazie ad un ponte quindi al secondo bivio ho proseguito sulla sinistra (indicazione di sentiero molto esposto ma in realtà lo è per pochissimi metri). Il sentiero risale il ripido e scivoloso pendio (qualche pietra ancora umida al ritorno nonostante la giornata calda e l’assenza di piogge da giorni, attenzione in discesa alle pietre lisce), sino a giungere al Piano Saulera, ove diventa meno ripido è più bello e sale sino al Pian degli Alamant 2426m, che ho raggiunti verso le 9 rimanendo sempre in ombra.
Fare attenzione ai cartelli indicatori per abbandonare il sentiero diretto al Passo delle Mangioire e piegare a sinistra (Est) in direzione del Colle delle Pariate (dalla traccia che inserisco si nota che sono riuscito a non vederlo…).
Seguendo qualche ometto si giunge alla base del canalone per il passo che si biforca: imboccare una delle due ramificazioni (sono salito a dx e sceso a sx che è il passaggio ufficiale per il colle, può essere una buona soluzione).
Sbarcato al colle si manifesta una gran pietraia da attraversa puntando ad un visibile ometto posto sulla cresta.
Da qui si capisce cosa ci si deve aspettare d’ora in poi! Pietre, pietre, pietre che penso mi sognerò per qualche giorno.
Raggiunta la cresta si percorre un lungo semicerchio per aggirare un imponente contrafforte discendente dalla Punta Lucellina per il quale si perde un po’ di quota, quindi si risale il vallone diretto al Passo Casset per poi girare a dx quando finalmente si vede la parte finale della pietraia che porta alla vetta che si raggiunge passando sulla cresta dx.

Gita per la quale bisogna essere mentalmente preparati a camminare per tanto tempo sulle pietre, io lo ero ma devo ammettere che quando vedi che avanzi molto lentamente ti fai prendere dallo sconforto perché sembra che si muova solo l’orologio e non la traccia.
La parte che ho patito di più è stata la seconda parte dell’aggiramento del contrafforte e la risalita verso il Passo Casset (sia per via delle pietre meno stabili che per la ricerca del percorso) mentre verso la vetta ed anche la pietraia dopo il Colle delle Pariate si riescono a percorrere abbastanza bene.
Di positivo c’è la presenza di tanti ometti (almeno molti di più di quelli che mi potessi aspettare).
Mettere in conto parecchie ore per la gita, quindi evitare giorni in cui possano esserci peggioramenti metereologici nel pomeriggio.

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