L’individuazione della via è meno facile di quel che è scritto. Noi abbiamo ravanato parecchio all’inizio, poi, per trovare la seconda colata, siamo usciti su prati scivolosissimi fino ad incontrare il sentiero del Portia. Da qui siamo saliti sull’enorme ciaplè che ci ha portati proprio sotto la vetta a destra dell’ultima breve salita. Non so se è il ciaplè di Teddy, ma comunque è molto spettacolare e parecchio faticoso.
Ritornati dalla Madonna della Bassa.
Consiglio di venire con due auto , una a Savarino e una a Borlera, perchè il giro è piuttosto lungo e faticoso, e risalire fino a Borlera non deve essere il massimo.
Un po’ di neve sulla dorsale da 1500 m in su.
Sempre attenendoci alle direttive, gita quasi a km zero, ma che ci ha soddisfatti, in zone poco battute.
Bel tempo anche se parecchia foschia.
Con Renato (a debita distanza) che mi ha raccomandato di chiamare qualcun altro e non lui se mi vengono ancora certe idee. Ma era soddisfatto….