Arnas (Punta d’) o Ouille d’Arbéron e Croce Rossa traversata di cresta dal Vallone d’Arnas

Percorso come da itinerario. Con l’inesorabile ritiro dei ghiacciai, dal Colle della Valletta conviene scendere verso sinistra. Rapidamente si perviene alla base del costone roccioso Ovest della Croce Rossa: puntare, senza percorso obbligato e senza perdere ulteriore quota (2950 m circa), alle placconate e alle rocce montonate lasciando il ghiacciaio (avevamo i ramponcini ma non li abbiamo utilizzati). Contornare lo sperone obliquando a destra e cominciando progressivamente a risalire verso la cresta OSO dell’Arnas, che si raggiunge a quota 3300, sempre senza percorso obbligato e senza difficoltà tra balze rocciose (del ghiacciaio manco l’ombra…). Dalla punta meglio seguire sempre la cresta e non lasciarsi tentare dagli sfasciumi del pendio. Dal passo Martelli tenersi sulla sinistra seguendo fedelmente la cresta Nord della Croce Rossa, che non è così malvagia come sembrerebbe vista da sotto. La roccia, con le dovute cautele, è decente, e si possono incontrare passi fino al II°, a seconda del percorso scelto. Il ghiacciaio pensile si attraversa (al momento senza attrezzatura) in orizzontale con un arco di cerchio, e si approda senza difficoltà (a dispetto di quanto potrebbe sembrare da lontano) al costone roccioso opposto, direttamente sotto la vetta. Da lì in poi nessun problema.
Che dire? Strepitoso giro per pochissimi amatori del genere, vista la natura dei terreni, lo sviluppo (quasi 25 km) e il dislivello (comprese le risalite, 2800 m da Margone). Dato l’ambiente, eravamo soliti dire: gite d’altri tempi. Ora è più corretto dire: gite dei tempi nuovi (quelli del cambiamento climatico).

Salita di Luca con Richard, cui va uno speciale plauso e ringraziamento per la forza, la tenacia, la resistenza e la tranquillità nell’affrontare le situazioni delicate.