- Accesso stradale
- Solito dell'Antimedale, possibile risalire le catene fino alla cengia mediana o risalire da una via fino in cengia per poi raggiungere l'attacco
Raggiunto l’attacco risalendo a ritroso dalle catene che solitamente si seguono per discendere dalla cengia.
Se fate come noi e non arrampicate una via sotto, come Frecce o la Chiappa, arrivati in cengia prendere subito le corde fisse bianche vecchie che si trovano sulla sinistra e continuare fino a che non finiscono. Nei pressi di uno spigolo molto bello ed evidente, sulla sua destra, ai piedi di una placca, attacca la via e si trova la scritta blu.
L’attacco della via è un po’ da cercare e noi siamo dovuti tornare indietro un attimo per beccarlo dopo aver visto i fix della via in ricordo di Marco Anghileri.
Primo tiro bello e divertente, possibile anche non andare a toccare il citato masso instabile sulla sinistra. Noi siamo saliti diretti in placca puntando a un piccolo ed evidente alberello. Sotto ci sono dei provvidenziali buchetti con i quali ci si alza forzando un attimo, sempre un passo di VI, per poi procedere più facilmente fino alla sosta.
Per il secondo tiro sono andato troppo in traverso a sinistra, finendo per arrampicare su roccia veramente delicata (ma niente di drammatico) fino a raggiungere una cengia detritica abbastanza grossa, dalla quale grazie a un alberello ho recuperato il socio. Per tornare in via abbiamo fatto un traverso nei rovi di 10m andando oltre l’evidente spigolo dove abbiamo beccato la sosta sotto il bel diedro di L3.
Per raggiungere L3 comunque il percorso non è obbligato, ma occhio a non fare come noi andando troppo a sinistra, anche se facendo attenzione si riesce a proteggere e non tirare giù niente lo stesso. Consiglio di guardare bene il disegno fatto dagli apritori per non sbagliare e beccarla subito giusta.
L3 bel tiro. Qualche passo di decisione in un diedrino ostico (guardare bene a sinistra che qualcosa per i piedi c’è) e poi placca a rigole a buchetti delicatina per poi andare a prendere un bel fessurone fisico da risalire interamente per raggiungere le sosta su uno spit in alto a destra (dalla cima del fessurone si vede).
Divertente e confermo difficoltà intorno al VII- come relazionato dagli apritori in quanto seppur abbastanza fisico è comunque breve.
Ultimo tiro in diedro a sinistra dello spigolo, si può salire sia a sinistra che a destra. Noi siamo passati nel diedro giallo a destra perché ci è sembrato più semplice, andando a beccare uno spit su roccia appoggiata in cima per il recupero.
Indubbiamente in via la roccia è ancora delicata in vari punti e bisogna salire con attenzione, però si riesce a proteggere bene ed è tutto sommato una via veloce che vale una ripetizione.
Ho notato che qualcuno ha già provato a cancellare la scritta alla base della via grattando con qualche sasso, e come cosa mi sento di dire che è molto triste e da piccoli uomini.
Bella avventurosa, personalmente ho apprezzato il fatto che fosse quasi completamente da attrezzare e cercare.
Per gli amanti del ravanaggio medalico.
Salito con il “Canela” Davide. Ale Gandülass!