- Accesso stradale
- Regolare, piattole alla guida da guiness dei primati.
Nell’avvicinamento abbiamo optato per il sentiero abbandonandolo a dx a quota 2150m: da qui in diagonale a sx su tracce di animali sino sotto al conoide della parete; in discesa siamo invece andati giù dritto quasi sino al pianoro per poi ripiegare verso il sentiero del mattino: qui si cammina meglio perchè si eludono completamente i rododendri. Ai posteri l’ardua sentenza. La via parte molto bene su di una roccia che credo sia un qualche calcescisto ad intrusioni di quarzo (?) molto compatta sul primo tiro ma che salendo tende a diventare più rotta seppur sempre solida (porre comunque qualche riguardo). Chiodatura buona ma sicuramente più sportiva (nel senso di lunga) della via vicino, questo ad occhio: abbiamo usato un verde bd in uscita del diedro di L2 perchè lì la roccia era più sbrisolina, ed un giallo comodissimo su L5 per direzionare la corda e non farla andare a frizionare contro lo spigolo del diedro. La seconda lunghezza per noi non è un 6a ma è più simile ad un 6b, il resto invece pare corretto ed anche l’obbligatorio.
Posto molto ameno e tranquillo, peccato aver avuto l’ansia da pioggia che poi non è caduta. Marmottine nuove di pacca con 4 aquile già ben informate, stelle alpine da collezione, artemisie mutelline e glacialis anche loro ad arrampicare.