Ailefroide, Paroi de la Draye – Cascade Blues

Ailefroide, Paroi de la Draye – Cascade Blues
La gita
rosannadidi
4 22/08/2010

a mio parere il primo tiro e’ il piu’ ostico – forse anche perche’ eravamo “freddi” – con due passi delicati e il trigoso ribaltamento a dx sopra lo speroncino (che dopo un po’ di “ricerca” si capisce che si supera mantendosi in equilibrio puntando la spalla sinistra al di la’ della lama).
il secondo tiro non e’ difficile, ma i primi metri di trasferimento sulla cengetta erbosa inumidiscono un po’ le scarpette, che sul muro successivo hanno un inquietante tendenza a “venir via”… in realta’ ci sono reglette e appoggini quanto basta, tenendosi un po’ sulla dx dopo il secondo spit (occhio al primo, il cui dado si muove un po’ e non sono riuscita a serrarlo perche’ ero un po’ sulle uova).
nelle condizioni odierne di deve guadare solo su L4, (l’altra cascata e quasi secca): conviene tenersi un po’ bassi, dove l’alveo della colata crea una specie di piano, non lasciarsi intimorire dall’acqua e ficcare il piede in mezzo alla colata, dove la roccia e’ sempre bagnata e non riescono a crescere alghe (invece sui lati, dove prende piu’ aria, le alghe la rendono scura e viscida); l’uscita dalla colata e’ agevolato da un cordone collegato allo spit successivo.
L7, anche se facile e, come detto, oggi senza acqua, puo’ rendere un po’ perplessi perche il primo spit non e’ facilissimo da trovare: bisogna salire 5-6 m, leggermente a sx; occhio alla sosta: si trova alla fine del traverso, quando la via si re-verticalizza, ma una piastrina manca (probabilmente si e’ svitata… come opera di schiodatura volontaria non avrebbe nessun senso, cosi’ “isolata”): la sosta si puo’ fare lo stesso usando come back-up anche il primo spit di L8, “allungandolo” con un cordino… se pero’ qualcuno si portasse dietro una piastrina e un dado M10 (o M12, non ricordo), non sarebbe male
L8: tiro delicato ma molto carino, e di fatto non difficile: anche qua tenendosi sulla dx e’ piu’ facile

a parte il primo spit di L2, ho ri-serrato tutte le piastrine allentate

per la calata, da L8 scendere di una 50ina di metri non lasciandosi ingannare dalla sosta subito sottostante, nonostante un piccolo maillon presente (e da oggi anche uno piu’ grosso che ho lasciato io, visto che mi sono fatta fregare), ma continuare tenendosi leggermente a sx (faccia alla parete), fino a raggiungere una cengia dove si trova la calata successiva, da cui si raggiunge il sentiero che riporta al parcheggio

divertentissima giornata in compagnia di rampiu, che su L4 ha preferito non ascoltare i consigli di mamma ros e si e’ fatto la doccia (ma e’ stato bravo a tirarsi tutti i tiri piu’ difficili), ed ela, che ha attraversato il piemonte per smazzarsi ‘sti 200m di quarzite (e pure bene…!)
per quanto mi riguarda ad arrampicare continuo a fare abbastanza pieta’… ma come guado io non guada nessuno…!!!

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