- Accesso stradale
- Libero
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa compatta
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Gli sci si mettono ancora appena al di là della SR23. Innevamento nel bosco non abbondante ma sufficiente per salire senza grossi problemi. In alto ho seguito la Costa Zalet integralmente, con qualche ginnastica nei tratti con meno neve. Per la salita è ancora fattibile tutta sci ai piedi ma siamo al limite.
Abbandonata l’idea di scendere sul versante nord, sono tornato sui miei passi. I primi metri dalla vetta non sono sciabili in discesa. Sono sceso dal valloncello, una sorta di toboga battuto, ma con molte tracce. Pochi tratti di farina pesante nel bosco. Sciata dignitosa per metà, poi si tratta di portare le gambe sane a casa. Crosta cedevole con neve molto umida sotto, più in basso meglio ma sciabile con fatica. Le molte tracce, anche di ciaspole, rami e tronchi, uniti all’innevamento non eccezionale, non permettono una sciata rilassante.
Ammetto di aver tirato un sospiro di sollievo in vista del parcheggio.
Peccato, stamattina le premesse sembravano più invitanti.
Meteo con poco sole e spesse velature, clima piuttosto mite, pochissima gente in giro (solo io salito di qui).
Versanti sud deprimenti, ma anche a nord si può notare che l’innevamento è veramente scarso. E senza grandi nevicate in vista, la stagione mi sembra già compromessa.
Tornato su questo itinerario dopo 11 anni abbondanti.