Percorrere la mulattiera fino a raggiungere il punto GPS 40°08'10.9" N e 9°39'25.7" E. Da qui individuare una traccia di sentiero e degli ometti che conducono in direzione NE verso una falesia, che si raggiunge e si costeggia fino al punto GPS 40°08'18.1" N e 9°39'33.4" E. Qui salire la paretina rocciosa soprastante I-II fino a raggiungere un selletta. Svalicare la selletta e cercare gli ometti sulla sinistra nel senso di marcia, che portano in breve alla prima calata (40°08'21.1" N e 9°39'32.9" E).
Una prima calata da 35 mt (eventualmente divisibile in due) porta su uno spalto ghiaioso dal quale con breve sentierino si raggiunge la seconda calata. Calarsi (30 mt) fino ad una cengia che si segue verso destra una cinquanta di metri, fino a raggiungere la terza calata (30 mt). Questa calata termina in prossimità di un caratteristico foro nella montagna. Si entra nel foro e si scende un breve corda fissa. Da qui si prosegue nella grotta (frontale obbligatoria) fino a rivedere la luce del sole in prossimità della quarta calata (15 mt). In fondo a questa scendere a sinistra (faccia a valle) una ventina di metri e reperire la quinta calata (15 mt). In fondo a questa calata si attraversa l’arco di Su Feilau che si trova subito a sinistra (qui si é per pochi metri sull’itinerario del Selvaggio Blu). Fuori dell’arco svoltare a sinistra e reperire dopo pochi metri la sesta calata (15 mt). In fondo a questa proseguire in direzione del mare cercando una sosta di calata su ginepro che consente di raggiungere la scogliera (30 mt). Una volta in riva al mare addentrarsi nella grotta che si incontra in direzione sud e, usciti dall’altra parte seguire i cordini di protezione che si trovano in posto su delle clessidre fino a raggiungere l’esposto passaggio di IV grado che consente di aggirare lo spigolo (spit). Da qui si raggiunge in breve la grotta del Fico.
RIENTRO: per tornare al parcheggio bisogna ripercorrere a ritroso il percorso fatto all’andata fino a dove si è arrivati sulla scogliera con l’ultima delle calate. Seguire da qui un cavo orizzontale in direzione nord e quando questo termina proseguire ancora lungo la costa fino a reperire degli ometti ed una traccia che si inerpicano verso monte (ignorare dopo poche decine di metri una traccia orizzontale a sinistra faccia a monte). Seguire lungamente la traccia e gli ometti fino a risalire una breve paretina (II grado). A monte di questa riprendere la traccia e seguirla (ometti) ignorando una prima deviazione a sinistra (proseguire invece a destra in salita). Si incontra poi un secondo bivio al quale si prosegue a sinistra (sostanzialmente diritti). Proseguire fino a ricollegarsi all’itinerario di andata nei pressi del punto GPS 40°08’10.9″ N e 9°39’25.7″ E
- Bibliografia:
- Guida ai Sentieri di Selvaggio Blu di Verin, Castelli e Cabras (Bellavite Editore)