La ferrovia era un'opera notevole all'epoca della sua realizzazione che prevedeva bei suoi 51 km un complesso sistema di trincee, gallerie e viadotti spettacolari.
Purtroppo il percorso della vecchia ferrovia non è oggi completamente fruibile in quanto un tratto oramai verso Norcia è stata inglobato nella S.S. 685 Tre Valli Umbre.
A parte questo tratto che obbliga a seguire la statale trafficata tutto il resto del percorso si svolge su sterrato dedicato ottimo da percorrere anche con bici gravel.
Anche il terremoto ha fatto dei danni soprattutto nella valle del fiume Corno per cui un tratto risulterebbe chiuso per motivi precauzionali anche se perfettamente percorribile.
Indispensabile avere con se luci per attraversare le gallerie che sono completamente buie.
Da Spoleto si comincia a pedalare costantemente in salita per 8 km fino a quota 620 m dove si attraversa la galleria di valico ed il viadotto del Cortaccione il più alto di tutto il percorso.
Tra le varie gallerie più o meno lunghe degna di menzione quella di valico Caprareccia lunga ben 1936 dove dimorano numerosi i pipistrelli.
Si comincia poi a scendere attraversando altre gallerie elicoidali fino a raggiungere Sant’Anatolia di Narco ormai in Valnerina.
Da qui il percorso diventa pianeggiante e segue il suggestivo corso del fiume Nera.
Pedalando sono numerosi i borghi suggestivi posti decisamente sopra il fondovalle in posizione panoramica.
A Borgo Cerreto si incontra la galleria Triponzo che lunga 500 m immette nella valle del fiume Corno dove il paesaggio cambia ancora e si pedala su un percorso stretto tra ripide e suggestive pareti rocciose.
Si pedala fino alla confluenza con la SS Tre Valli Umbre dove si è obbligati a seguire l’asfalto per circa 5 km passando anche attraverso un paio di gallerie illuminate ma comunque poco piacevoli con il traffico veicolare.
Da Serravalle si può tornare sul percorso dell’ex ferrovie e senza alcuna difficoltà si arriva a Norcia pedalando con vista sui vicini monti Sibillini.