Probabilmente la prima salità con queste modalità venne fatta da Marco Marrosu, Giovanni Manca e Paola Dettori, nel gennaio 2007.
Nel dicembre 2021, abbiamo deciso di ricalacare, le orme degli apritori ripetendo l'impresa. La via originale segue tutto il crinale dalla base, evitando il canale qui descritto.
In zona si possono notare altre linee di salita più a sinistra, ma non dirette a Perdas Carpias, anche se più evidenti di quella da noi ripercorsa e inesplorate nella veste invernale, che varrebbe la pena provare e studiare. Tutto il massiccio in realtà è poco noto ad alpinisti e sci alpinisti che qui si avventurano poco di frequente.
Attaccare il canalino rivolto verso nord, alla destra orografica del fiumiciattolo il quale forma le cascatelle del secondo impluvio da nord tra quelli più grossi lungo la costa; subito a sinistra sotto la croce.
Seguire il canalino sino ad affacciarsi in uscita da una selletta, che guarda verso sud, poco più in alto di un ginepro. Alla fine del canale andare a sinistra faccia a monte, per evitare delle roccette, poi ritornare sulla destra lungo il crinale, in direzione della vetta.
Per la discesa: seguire la cresta verso il Bruncu Spina, sin quasi al passo di Genna Orisa, da cui imboccare un canale a destra. Abbandonarlo più giù quando curva verso sud, per mantenersi a mezza costa, e guadare un rigagnolo. Ricongiungersi per tracce di sentiero al crinale poco sopra il rifugio ed al percorso fatto la mattina per tornare al parcheggio.
La pendenza massima dell’itinerario si attesta intorno ai 35-40° con qualche passaggio di II evitabile. Tempo totale di percorrenza: 7h circa
- Cartografia:
- IGM 1:25000