A parte questo, non si tratta di una montagna particolarmente elevata, ma ha la peculiarita' di essere costituita da una panoramica sommita' rocciosa che emerge dalla fitta giungla. Dalla cima si puo' ammirare il mare dello Stretto di Malacca.
Non si tratta di una montagna adatta per gente alle prime armi o che soffre di vertigini. Gran parte del percorso e' attrezzato con corde fisse e per raggiungere la cima si salgono delle scale metalliche, senza le quali occorrerebbe effettuare diversi tiri di corda.
Ci sono 2,1km dalla base alla vetta, con un dislivello di circa 800 metri.
Dal coloratissimo arco di accesso al parco si scende fino a un torrente, che si supera su un ponticello. In leggera salita e poi in piano si raggiunge il casotto del guardaparco, dove si paga il permesso di accesso (RM 5 a novembre 2019) e ci si registra (passaporto obbligatorio). Ricordare di registrare il completamento della salita al ritorno. Presso il casotto sono presenti utilissime mappe (consigliato farne una foto da consultare lungo il percorso) e posti dove sedersi all’ombra.
Da qui si parte dapprima in piano. Si supera un altro torrentello e ci si inoltra nella fitta giungla. Ben presto si inizia a salire davvero ripidamente. Occorre aiutarsi con le mani sorreggendosi alle numerose radici e alle corde fisse lungo il percorso.
Si giunge quindi ad una piazzola con alcune panche (segnata con R&R, “rest & relax”, sulla mappa). Da qui il percorso si fa meno duro della prima parte. La salita e’ meno ripida (ma si incontrano sempre dei tratti attrezzati). Si giunge ad un tratto da superarsi con una scaletta e si supera infine un tratto piu’ ripido che porta alla spianata sotto la vetta vera e propria. Da qui, per numerose scale, fino alla panoramica sommita’. Il punto culminante e’ molto stretto e puo’ ospitare giusto una persona (bandiera della Malesia piantata in vetta).
Ritorno per la via di salita.