Aperta il 26 Maggio 2013 da Tommaso Funaro e Roberto Martinelli con l’uso tradizionale di chiodi e protezioni veloci, lasciando attrezzate tutte le soste.
In caso di ritirata, si può scendere verso sx (orografica) sia dalla seconda sosta che dalla terza; una volta arrivati in cima si può optare per la discesa sul boscoso fianco est oppure, come i primi salitori, continuare per la facile cresta fino al M. Erdigheta e da qui per il M. Pizzone si scende all’Eremo di San Erasmo.
Dal parcheggio di San Erasmo si segue il sentiero che taglia a mezzacosta verso ovest e successivamente a sud portando al Passo degli Orsi (conosciuto anche come “Balcone”). Da qui si continua per il sentiero che dapprima scende a zig zag e poi traversa a mezzacosta verso est; questo lo si lascia per salire a dx puntando il Pilastro ben visibile in alto. (si può anche traversare obliquamente a dx dal sesto tornante del sentiero puntando la base della parete). L’attacco si trova sotto la verticale del grande tetto, a dx di un vecchio chiodo artigianale.
L1= 18 m; IV, IV+; 2 ch, sosta su 2 ch.
Si sale la placca obliquando leggermente verso dx, si sale su due belle scaglie consecutive fino a sbucare dopo qualche metro sulla cengetta della prima sosta.
L2= 25 m; V, A0 (VI+), III; 3 ch, sosta su 2 cl; [tiro chiave].
Si sale nel diedro/fessura arrivando all’entrata del buco da dove si sale traversando leggermente a dx per uscire dallo strapiombo (A0). Ancora qualche passaggio delicato (V+) per arrivare su roccette facili ed erbose, passando a sx di un arbusto e a dx di un grosso masso, arrivando così in sosta.
L3= 15 m; IV, IV+; 1 ch, 1 cl, sosta su cl.
Si percorre il terrazzane erboso fino all’attacco della paretina. Si sale il diedro/fessura a dx del più marcato diedro formato dal pilastrino, per roccia bella e facile fino al massone della sosta.
Cresta= c. 200 m; II e III.
Si prosegue fedelmente per la cresta con vari saltini (il terzo più impegnativo e con roccia friabile) tutti comunque aggirabili, fino ad arrivare sugli ultimi metri dove la cresta piega
decisamente ad ovest fino ad arrivare alla cima del M. Castellone.
Da qui si può continuare per la facile e lineare cresta che porta fino al M. Erdigheta 1339 m.
– Discesa: Dalla cima di M. Castellone si può scendere per il versante est, zigzagando per il bosco fino da incontrare il sentiero a mezzacosta che riporta all’eremo.
Dalla cima del M, Erdigheta invece, si continua fino al M. Pizzone e da qui con il sentiero n° 9 si torna all’eremo, completando così un remunerativo giro alpinistico ad anello, una vera particolarità dei Lepini.
- Cartografia:
- Monti Lepini (ed. Il Lupo)