Le mie gite su gulliver
Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
spittatura ok, trasferimenti e sentiero di rientro ottimamente segnati. prestare attenzione a qualche tratto di roccia che non sembra solidissima. lunga quanto basta e abbastanza fisica per essere «solo» di quarto.
il sentiero di avvicinamento, il vallone degli invincibili e il panorama sono da 5 stelle! con marco a tiri alternati, saltando qualche sosta.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
segnavia non sempre evidenti. le tracce delle vacche inducono in alcuni punti in errore. preferibile il sentiero a mezzacosta e non quello che si tiene più in basso nel vallone.
giornata senza una nuvola che ci ha permesso di apprezzare un panorama sconfinato. gita fuori dal traffico che attraversa bellissimi pascoli in basso e un bell'ambiente montano in alto.
Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
la bellezza della cresta sta nel fatto di non aver spit, chiodi (solo 2) e tacche di vernice. solo qualche rado ometto che indicano grossomodo la direzione da seguire. poco frequentata e per questo è abbastanza facile finire in zone più difficili. personalmente ho arrampicato con un pò di timore per via delle numerose persone che transitato sulla sottostante normale della val Po, molti dei quali senza casco (!), e su cui incombe la caduta di pietre, visto che la cresta non è sempre di roccia saldissima.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
abbiamo percorso il giro in senso inverso partendo dalle grange della gianna, raggiungibili in auto. di qui si sale per un sentiero ben segnato passando in luoghi selvaggi e poco frequentati toccando la fonte del causinas e poi il colle della gianna. dal colle siamo scesi verso pian del re tagliando a mezza costa e risalendo al colle dar moine e quindi siamo scesi al rifugio barbara. ultima risalita per valicare la cresta che separa barbara e gianna e rapida e ripida discesa sulle grange dela gianna.
un giro interessante che permette di passare in zone molto trafficate (sentiero per le traversette) e altre meno (più di 20 stambecchi hanno seguito la nostra salita al col dar moine).
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
non c'è più neve, il sentiero è ben battuto ed è difficile perdersi. indispensabile il casco, la maggior parte dei francesi incontrati ne era sprovvisto. indispensabile una buona scorta di liquidi visto che la prima e l'ultima fonte che si incontra è il bar al colle dell'izoard....
gran ghiaioni che richiedono più attenzione in discesa che in salita. tecnicamente non difficile e non esposta la salita diventa più impegnativa soltanto negli ultimi metri. premesso che non amo croci e madonne sulle cime ma i due ripetitori sono altrettanto vistostamente brutti. la gita vale la pena per il panorama e per il selvaggio vallone che si percorre per arrivare al col des portes
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Tornato con più tempo a disposizione della prima volta. E' il luogo ideale per imparare in tutta serenità. Saliti su alcuni monotiri e poi sulla via lunga, facile con alcuni passaggi carini. Chiodatura ovunque impeccabile. Fra il settore nuvola e mirtilli ho incontrato una grossa vipera rossastra sul sentiero, quindi attenzione.
Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
falesia ancora in via di completamento. occhio che qualcosa viene ancora via e alcune vie sono ancora in via di definizione per quel che riguarda chiodatura e gradazione. il posto è stupendo rispetto ad altri postacci immersi nei boschi. presente l'instancabile giacottino che sta ancora lavorando, a cui va un grazie per tutte le vie che attrezza.
Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
su mali una placchetta nel passo chiave muove e il dado che la tiene non dà molta fiducia...
per il resto belle vie, roccia ogni tanto un pò sporca ma il grip eccezionale compensa.
oltre al moschettone in sosta su gambia noi ne abbiamo trovato uno su nigeria. il proprietario mi contatti che glielo rendo.
ps: se la madre degli imbecilli è sempre in cinta, quella di chi lascia in giro rifiuti di ogni sorta partorisce sempre gemelli...
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
bella via ben chiodata. pietre che rischiano di cadere un pò su ogni terrazzino (poi dicono del gruppo del monviso che è tutto sfasciumi... :)). traversato per continuare sullo spigolo inferiore: 25 metri in cresta, doppia da 40 metri su spuntone, sosta dell'ultimo tiro di operazione commerciale e due doppie che depositano nel canale. si risale facilmente per 50 metri piegando a dx e si raggiunge l'attacco dello spigolo inferiore. purtoppo era tardi e siamo scesi lunga la cengia del corno. ma vale la pena tornarci: ambiente super severo ma molto affascinante.
con marco che l'ha tirata tutta da primo. certo che solo al bozano puoi cenare con più apritori di vie che ripetitori...
accoglienza e cibo come dicono tutti super!!! peccato ci vada così poca gente...
Giudizio Complessivo :: ** / ***** stelle
dall'ultima sosta breve doppia nel canale a dx faccia alla parete e poi in cima per canalino erboso. dalla cima il sentiero è subito lì vicino. chiodatura così così. almeno le soste avessero uno spit decente in cui ci entri un moschettone oltre al cordino. vale la pena solo per l'ambiente. di 4° c'è giusto un passo. con lea per imparare a manovrare su vie lunghe. all'uscita vale la pena andare fino al colle del lausfer e ai laghi lì attorno