Le mie gite su gulliver
Giudizio Complessivo :: / ***** stelle
C'è ancora neve dal piano prima del rifugio e ampi nevai prima del colle d'arnas che facilitano non poco la progressione. Invece, sul lato francese, la discesa sul ghiacciaio è secca. Ghiacciaio ancora ben innevato con una bella spanna di neve fresca degli ultimi temporali. Roccette finali pulite. Rigelo nullo e tempo prevalentemente nuvoloso.
Giudizio Complessivo :: / ***** stelle
Di ritorno dal Pic du Thabor, per evitare di ripassare al col Peyron, si pensa si salire al Thabor da questo canale ancora innevato, nonostante la stagione. Solo l'uscita è ormai "di terra" (nel vero senso della parola). Canalino "breve ma intenso" .Soluzione azzeccata e concatenamento consigliato.
Giudizio Complessivo :: / ***** stelle
In pratica neve assente fino al rifugio. Gestori gentilissimi prodighi di consigli. Il ghiacciaio si raggiunge solo dopo un lungo traverso su morene secche. Canalino del colle: parte bassa innevata, sezione intermedia secca (noi siamo passati a dx dei blocchi incastrati che ostruiscono il fondo, un passo di III), uscita ripida sulla dx con cornice. Noi abbiamo fatto due tiri di corda. Parte di roccia completamente pulita fatta senza ramponi, poi neve nuova, ultimi metri di nuovo in roccia. Vetta non proprio evidente... In discesa al colle abbiamo fatto 2 doppie (una per la cornice e una per il salto roccioso, soste in loco).
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Non tanta neve negli Oisans per la stagione. Si pesta a partire dal piano sotto il Colle della Temple. Discontinua per arrivare all'attacco del canale, che fino all'ultimo non si vede. Colatoio innevato, senza segni di tracce. Sulla cresta finale, un tratto di ciotoli, poi ancora neve continua fino alla crestina rocciosa finale, pulita ma verglassata. Rocce del Colle della Temple pulite ma rampe innevate che consigliano di tenere i ramponi.
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Noi abbiamo dormito al bivacco, c'è ancora un po' di neve prima di arrivarci, ma è discontinua e non da fastidio. Da lì invece è più continua, si scende per raggiungere la base del pendio/canale che porta al colle (ancora ben innevato). Cresta finale ancora con neve per lunghi tratti fatta coi i ramponi, ma senza grosso impiccio. A mio avviso decisamente consigliabile in queste condizioni piuttosto che in piena estate senza neve.
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Per seguire i nevai ci siamo complicati un po' la vita in salita risalendo un ripido canale ancora continuo. Neve continua dal piano del lago, parete un buone condizioni lisciata dalle colate e in neve durissima, grandi cornici ancora sulla cresta verso la cima di Bard. Neve continua fin quasi al rifugio Vacca. Da qui sentiero quasi completamente pulito. Non siamo passati al Lago dell'Arpon ma siamo scesi sulla statale che abbiamo risalito per un paio di km fino all'auto.
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C'è ancora un botto di neve, discontinua dal gias della siula, continua dal rifugio. Noi abbiamo usato le racchette (non molto) in salita dal rifugio verso il passo dei Ghiacciai e di nuovo in discesa da sotto la forcella Roccati fino al rifugio. Buone condizioni, sia del canale degli Italiani (salito con un semicerchi sx-dx) sia del canale est. In discesa abbiamo ridisceso il canale est, aggirato il Gelas e risalito leggermente fino al colletto Saint Robert (qui c'è un tratto senza neve di pochi metri). Gran bel giro, consigliato.
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Per farlo in giornata, sono partito dal divieto dopo il ponte del Medico, sono salito al Migliorero e ho fatto il passo del Rostagno. Da lì con un lungo traverso sono giunto alla base del canale. Ancora molta neve fin dall'inizio della piana del Migliorero. Canale ripido (45/50°) tutto da tracciare, salito dal ramo di sx con un stozzatura in simil ghiaccio. In alto credo di essermi un po' incasinato ma sono riuscito a uscire in vetta con un po' di misto molto delicato, anche perchè mai sarei ridisceso da lì! Discesa dalla normale per il passo del Laris tutta per neve. Visto che ero lì, che non era troppo tardi e che la neve teneva, sono salito ancora al Becco Alto del Rostagno per il suo breve canale S.
al centro il canale
strozzatura poco dopo la conoide sul ramo di sx
uno sguardo verso l'alto
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Neve da poco prima del Pizzini. Per l'avvicinamento (fino alla base del canale del collo di Bottiglia) abbiamo usato la racchette. Canale in condizioni, pendio in neve, ma negli ultimi metri si sente il duro sotto.. cresta finale tracciata lato nord (niente traverso sotto la cornice).
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Itinerario nato per caso: l'idea era di fare la cresta della normale, ma il canale è stato molto attraente, persino più dei dubbi sulla cresta finale. Neve da 2300 m, dura portante per tutto il percorso, perfetta nel canale, cresta di misto con neve dura. Meno portante sulla cresta della normale. Consigliato per effettuare una simpatica traversata di questa montagna.