Chi sono
Niente è peggio dello specchio e della copula.....
Le mie gite su gulliver
Sciabilità :: *** / ***** stelle
osservazioni :: nulla di rilevante
neve (parte superiore gita) :: fresca (24-48 h) umida
neve (parte inferiore gita) :: primaverile
note su accesso stradale :: strada chiusa al parcheggio invernale, ma perfettamente pulita fino a 1990 m
attrezzatura :: scialpinistica
Bizzarro! Al parcheggio questa mattina ero solo. Che sono io l'unico fesso? Comunque parto. Neve dall'auto, poi a 1900 m seguo la strada pulita e prima dei tornanti entro nel canale con gli sci. A montagna Baux arriva, dalla svizzera, una banda di simpatici francesi che mi batterà la traccia fino in vetta ( per un quarto d'ora faccio quello che traccia, ma capiscono subito che non ce né).
Discesa: seguo tutte le vallette sul lato Pain de Sucre - Tour des Fous , tanta bella neve fresca ma umida, sotto i 2200 primaverile un po' sfondosa, percorribile il canale a lato dei tornanti (vedi foto). Poi sci a spalle per 10 min per attraversare il piano, poi di nuovo neve fino all'auto.
In cuor mio avrei dato 4 stelle ma, con questa caldazza, non voglio creare illusioni per domani.
Le condizioni mi sono sembrate sicure, eccetto gli ultimi 5 metri fatti a piedi.
il canale di salita e discesa
il tratto senza neve dopo il canale
montagna Baux
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sciabilità :: **** / ***** stelle
osservazioni :: nulla di rilevante
neve (parte superiore gita) :: fresca (24-48 h) umida
neve (parte inferiore gita) :: crosta portante
quota neve m. :: 1700
La neve comincia cinque minuti da Arpy. Poi per la normale su ottima traccia. Ottimo rigelo, che all'ombra non mollerà fino al mio rientro. Inizio discesa alle 12,30. Sci dalla vetta. Ingresso un po' lisciato dalle derapate di chi mi ha preceduto, ora anche dalle mie. Sulla parete splendida neve: due spanne recenti, appesantite il giusto, su fondo portante, ma ci vuole un po' di occhio a trovare la linea giusta. Stesse condizioni anche in basso (cercando l'ombra) fino a 2200/2300, poi alternarsi di crosta portante e marcetta.
Solo soletto.
Direi buone condizioni anche sulla normale, anche se lì le esposizioni variano molto. Comunque la neve è tanta.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Via probabilmente un po' dimenticata e fuori moda, ragion per cui la roccia ha ancora un buon grip. Mi è piaciuta molto. Partiti col primo tiro della "Bettabel" 5C, che è la seconda fila di resinati partendo dallo spigolo. Poi un bel tiro tranquillo. Ultimo tiro, spettacolare e continuo sul filo dello spigolo con uscita 6a. Ben protetta, se vi fidate dei vecchi chiodi che si alternano ai resinati. Col Carlo.
Giudizio Complessivo :: ** / ***** stelle
Ormai troppo consumata. E onestamente non mi è sembrata una bella via. Il valore storico non si discute.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Molto bella. Non è più la via un po' da giardinieri che avevo fatto un secolo fa. Abbiamo fatto tutte le varianti basse di destra, compresa quella di attacco, uscendo per lo splendido ultimo tiro del tetto rosso. Così facendo ne esce una via omogenea e abbastanza continua ( anche se le soste sono sempre su cenge) sul grado 5 poco selettivo, con due passi di 6a facilmente azerabili, una rarità per il finalese. Concatenati senza problemi i tiri : 2-3; 5-6; 9-10. Roccia ottima. La chiodatura da tranquillità.
Col Carlo a tiri alterni.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Da segnalare che il sentiero che dal col Finestra sale in vetta presenta ancora lunghi tratti con neve ghiacciata e va percorso con molta attenzione. Sono partito direttamente dalla statale salendo la " Fizella d'Arnà", ma un'alternativa interessante (disl. 1618 m EE) sarebbe salire seguendo la ferrata che sale a lato del paretone e che parte dal classico parcheggio per le vie di arrampicata, e termina al forte, che oggi ho percorso in discesa, tra l'altro al buio, avendo dimenticato la pila.
Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
Bella e divertente, a farla da solo, peccato che in un'oretta sia finita. Per riempire la giornata ho continuato fino al Croix Corma e così le orette son diventate otto. Dimenticata la relazione, mi sono perso solo alla fine del primo lungo tratto di placche, dove c'è il cordino blu nella roccia: qui bisogna andare a sinistra. Ovviamente io sono andato a destra e ho ravanato un po', prima di tornare sui miei passi. In alto difficile perdersi perché ci sono gli ometti giusti. Sull'ultima placca il tratto attrezzato con passamano/catena è 4°, il passo sopra col gradino 4°-, se non si munge. Non frate gli sboroni: portatevi le scarpette così vi divertite. Gli apprendisti portateli da secondi, un volo di 20 metri (per quanto improbabile) stroncherebbe la carriera anche al più motivato.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Proprio bella. Buona roccia, buona aderenza, eccetto che per il passo chiave: bello liscio. Niente da eccepire sulla gradazione.
Vista la chiodatura non direi una via plasir : meglio non volare, ma si può integrare senza problemi. Il 5° tiro non mi è sembrato molto azzerabile, anche perché, partendo dalla sosta dell"altra chiappa", ci sono tre chiodi su tutto il tiro, due BD piccoli ci hanno però rinfrancato.
Dimenticato l'imbrago ho arrampicato con qualche giro di fettuccia in vita, non mi sentivo molto tranquillo... ma molto Royal Robbins. Col Carlo con cui oramai formiamo una cordata.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
A leggere i gradi delle relazioni sul sito e in rete sembrerebbe una vietta tranquilla. Non fatevi ingannare. E' una via impegnativa. I tiri sono molto continui e chiodati abbastanza lunghi. La gradazione è severa, o forse bisogna considerare che 5b significa V+ e 5c VI, ma anche così molti tiri dati di 4 mi son sembrati dei V. Sarà che ormai mi sono abituato al granito piemontese-valdostano.
Comunque bella via di soddisfazione, nonostante un po' troppa erba.
Per la cronaca il tetto viscido del 7° tiro (5c?!) l'ho superato elegantemente con due staffate ( ma c'e qualcuno che l'ha fatto in libera?).
Consigliabile invece la variante di placca del 9° tiro, questa sì un classico 5c.
Mi si conceda una piccola polemica. Allo Zucco ci saranno un centinaio di vie, qualche tonnellata di ferro è stata usata per spit, resinati , catene, e cavi, ma non c'e un nome all'attacco delle vie, non si capisce niente. Trovare gli attacchi è un terno al lotto.
Oggi per la prima volta in compagnia del Carlo, subito affiatati.
Sciabilità :: *** / ***** stelle
neve (parte superiore gita) :: ventata
neve (parte inferiore gita) :: fresca (24-48 h) umida
quota neve m :: 1200
attrezzatura :: scialpinistica
Partito da Valdo alle 8.00 con la prima seggiovia. Vista la splendida giornata pensavo di trovare in mondo, ma ero l'unico. Giunto al Margaroli apprendo che nella notte c'è stata tormenta: molta neve e molto vento. L'unico gruppo presente, con guida, ha rinunciato all'Arbola, dopo beve tentativo, per troppo pericolo, e ha girato verso il colle Busin. Mi accodo sulla loro traccia, su 40 cm di fresca. Giunto al colle vedo questo pendio su cui il vento ha spazzato invece di accumulare. Salgo con cautela e poi calzo i ramponi perché è venuto fuori un fondo molto duro.
Discesa insperatamente bella seguendo le linee di ventata compressa, poi in basso fresca umida. Dal Margaroli pista battuta dal gatto.
Ho modificato sull"'itinerario" la valutazione di Bonavia (BS): sul pendio finale, soprattutto con condizioni come quelle odierne, proibito cadere.