Chi sono
Niente è peggio dello specchio e della copula.....
Le mie gite su gulliver
Giudizio Complessivo :: / ***** stelle
Condizioni ottime su tutto il percorso. Messi i ramponi solo due volte : per l'uscita in vetta e per i due tratti di cresta nevosa in discesa. Al di là delle descrizioni, il percorso è sempre evidente: canaponi, numerosi spit, anelli di calata e le onnipresenti tracce dei ramponi indicano la via.
Partito un po' prevenuto, devo ammettere che è una splendida cavalcata di cresta di discreto impegno e anche la roccia è buona.
Certo, il circo di Grindelwald con annesso trenino, Un rifugio di proprietà e gestito dalle guide di Grindelwald che ti fanno sentire come un ospite tollerato e l'idea di tirare canaponi per qualche centinaio di metri, tolgono un po' di poesia. Ovvio che col verglass la canapa è una manna.
Con Emanuele Foglia che come al solito ha reso tutto facile.
Mittelegi oggi
Cresta discesa oggi
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
A noi la via è piaciuta molto. Adatta a due anziani signori quali noi siamo. La gradazione in relazione è giusta e ci ha ricordato i gradi della nostra gioventù, il che vuol dire che su ogni tiro si arrampica davvero, in più la chiodatura impone sempre un'arrampicata concentrata. Il bell'ambiente e il freschetto hanno rappresentato un valore aggiunto.
Scesi a piedi seguendo i numerosi bolli rossi.
In compagnia di Gianni che sono riuscito a tirar fuori dalla sua tana. Lui sostiene che era dal 1928 che non arrampicava più, ma è comunque salito con leggerezza.
Il professor Silvano si destreggia sulle belle placche
Un grazie al sig. Appiano per aver piantumato le fessure
Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
***** per la gita e per la giornata in montagna, un po' meno per l'arrampicata in se. Solo i primi tre tiri impegnativi, il terzo un bel 5c. Poi si viaggia. Un po di tiri concatenati in conserva protetta, su qualche tiro abbiamo smesso di cercare gli spit salendo a naso con protezioni veloci. Comunque bene cosi, la via è lunga , fosse stata più difficile sarei bollito.
Consigli utili per la discesa: dalla punta ben evidente masso con fettuccia viola, doppia 10-15 m (versante Dalmazzi) fino ad ampio terrazzino con spezzone di cordone bianco. Di qui, faccia a valle, aggirare verso destra lo spigolo e con traverso elementare ma molto esposto, dopo 15 m si trova masso con cordini blu e verde. Di qui con doppia di 5 m si raggiungono gli spit della prima vera doppia, che è sull'ultima via a destra sulla parete di Cristallina (Mal partiti o Asdrubale)
Scendere in doppia su "Kermesse" ci è sembrato lungo e complesso.
A tiri alterni con Umberto
Vedo ora la relazione di Umberto: perfetta!
Aggiungo solo che la linea di doppie che Umbe ha individuato è vantaggiosa ma"abbastanza" acrobatica. Se non si è particolarmente dotati per le doppie si può scendere in verticale su Mal partiti.
Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
Il Vallone di Loo è molto bello ma molto lungo , dopo un po' può stufare. Per dare un senso alla giornata son salito su questa puntina. Per esursionisti dal pié fermo.
Al centro il monte Eby. Si sale dal versante opposto.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Salito e sceso per la cresta SSE. Beh! credevo peggio. Di sfasciumi se ne pestano pochi. La prima parte è su prati ripidissimi ma gradinati, poi pietraia abbastanza erbosa. Poi la cresta: peccato per i 10-15 metri di II nel canale diedro iniziale ( che non ho trovato modo di evitare) perché per il resto è camminabile, stando sul filo poi il terreno è stabile. I pendii terrosi che si vedono sulla sinistra salendo sono comodi per la discesa.
Un consiglio a chi dovesse percorrere l'itinerario con nebbie che vanno e vengono, come è capitato a me: fate un bel po' di ometti nel punto in cui si passa dalla comba al pendio erboso. Io un po' li ho fatti ma nella nebbia li ho persi e son finito troppo a sinistra su salti rocciosi. Ovviamente un brutto quarto d'ora, ma in qualche modo me la sono cavata.
La relazione sul sito è giusta, ma non sperate di trovare tracce.
Solo.
Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
Roccia ottima come pure l'attrezzatura. La Snoopy originale però presenta qualche tiro un po' da giardinieri. Per cui noi ,un po' per scelta e un po' per sbaglio, abbiamo seguito le linee di spit dove ci sembrava che il percorso fosse migliore. Ne è venuta fuori una via che solo al 50% è la Snoopy originale, e decisamente più difficile... per i miei gusti un po' troppo.
Questo il nostro percorso, che, chi ha un buon 6a+ nei piedi, troverà sicuramente molto bello.
Dalla seconda sosta, invece di seguire la cengia un po' erbosa verso sin e poi salire il diedro abbiamo tirato dritto su speroncino arrotondato 2 tiri: breve tratto V+; 6a+. Dalla settima sosta invece di continuare in traverso verso sinistra siamo usciti con gli ultimi tre tiri di " Snoopy directe" che qui incrocia la via: 5c( passi); 6a+; 6a
Note:
-Dalla metà in giù non si può scendere in doppia, perché la via va in diagonale e le soste non hanno cordino e maillon.
-La discesa sul sentiero è comoda e facile, nonostante il terrorismo che si fa sul sito (a meno che non piova).
- La relazione della "Snoopy directe" sul sito è sbagliata. Per quella giusta vedi Camptocamp.
A tiri più o meno alterni con Emanuele Foglia, che per caso si è beccato i tiri duri
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Splendida via. Per le mie capacità mai banale. Ogni movimento richiede di far lavorare il cervello. Mai chiodatura di Michelin fu più parsimoniosa. Ma dove serve c'è lo spit e si può integrare bene.
L'unico vero 6a è sul secondo tiro, che ho lasciato con piacere ad Emanuele, mentre sull'ultimo tiro andando un po' a zig zag ho evitato il difficile, avessi avuto un BD 3 sarei stato anche più tranquillo, ma con un 2 ci ho messo una pezza.
Scesi per la normale con lunghe scivolate sulla neve. Un altra cordata che ha fatto la classica ( che ringrazio per averci lasciato passare anche se non eravamo molto più veloci) è scesa con tre doppie, come descritto, senza particolari problemi; unica nota la partenza della seconda è molto a destra.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Quando ho scoperto che questo Rothorn ha anche un secondo nome, cioè Bloabhorn, ho deciso che non poteva mancare nella mia collezione di monti dai nomi strani. Ad essere pignoli probabilmente il nome Rothorn in origine era riservato al solo piccolo Rothorn, che effettivamente è rosso e si vede da valle. Per dirimere la questione ci vorrebbe un esperto di toponomastica alpina.
Sentiero sempre evidente e abbondantemente segnalato fino alla conca sotto la vetta, poi i bolli si diradano ma ci sono molti ometti, il percorso è comunque evidente.
Io sono salito in vetta direttamente per la parete sud-est, terminando per un evidente diedro-canale che esce proprio in vetta. Cosa che sconsiglio perché qualche passo è tutt'altro che banale.
Sono sceso per la cresta ENE, verso il piccolo Rothorn, che è elementare.
Si pesta poca neve, se le mie scarpe da trail avessero avuto il gore-tex non mi sarei neanche bagnato i piedi.
Nessuno in giro oltre a me.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Arrampicata un po' vegetale, ma si può dire che i difetti di questa parete fanno la sua bellezza. A noi è piaciuta. Partiti per un'arrampicata tranquilla sui "Rododendri", dopo il primo tiro ci siamo accorti di essere su questa via. Al sesto tiro siamo scesi causa impegni, ma devo dire che dopo i primi tetti le mie braccine incominciavano a patire. Per quel che abbiamo fatto: grip eccezionale, tiri continui, gradazione ok e spittatura lunghetta.
Per guadagnare tempo ho concatenato qualche tiro, cosa che sconsiglio vivamente causa attriti.
Oggi faceva un po' caldino...ma Trump dice che va bene così.
Col Pier Berto
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Sicuramente bei panorami, fresco nel bosco, arietta sulla cresta. Ma quasi la metà dello sviluppo è su strada e dalla vetta al colle della Portola tutto è cosparso di segni di una religiosità , per i miei gusti troppo ostentata.
Tutto cambia facendo l'anello sul lato opposto della valle ( che descrivo come variante nella descrizione dell'itinerario) con discesa alla Magdeleine: splendidi pascoli e bosco solitari.
Con Meri.