Le mie gite su gulliver
sciabilità :: / ***** stelle
osservazioni :: nulla di rilevante
neve (parte superiore gita) :: altro
neve (parte inferiore gita) :: altro
note su accesso stradale :: .
quota neve m. :: 1500
Corto e violento.
L'ultima nevicata è rimasta vittima del caldo sole di oggi: in media 30 cm di nuova su fondo talvolta duro, ormai piuttosto marcia. Passando in quattro, comunque, l'abbiamo spianato a dovere.
Bene che oggi fosse corto e stretto, su pendii più ampi con queste condizioni prende male.
Appena finito il canale S, con un traverso orizzontale a sx abbiamo raggiunto la parete N, risalendo appena 30 metri a scaletta. Cambiando esposizione cambia anche la musica: farine stagionate con saltuarie crosticine da vento, che comunque un rocker solca con arroganza.
Bella intuizione di Cristian.
Un saluto a quiei furiosi di Rossana city!
sciabilità :: / ***** stelle
osservazioni :: nulla di rilevante
neve (parte superiore gita) :: crosta portante
neve (parte inferiore gita) :: fresca (24-48 h) asciutta
note su accesso stradale :: .
quota neve m. :: 1600
Bella!
Progetto della premiata ditta Tardivo-Botta.
Il parere di uno sciatore normale: da non sottovalutare per esposizione e strettoie >50°.
Inoltre, Aquilone ci bazzica spesso, occhio alla neve.
sciabilità :: *** / ***** stelle
osservazioni :: nulla di rilevante
neve (parte superiore gita) :: fresca (24-48 h) asciutta
neve (parte inferiore gita) :: fresca (24-48 h) umida
note su accesso stradale :: .
quota neve m. :: 1800
Farine stagionate e rari residui di croste da vento portanti, nel complesso ben sciabili!
L'uscita è ostacolata da rocce affioranti, si passa comunque bene sulle pareti a sx (salendo) del canale vero e proprio.
Il Sole, che abbiamo visto 4 minuti, è caldo, ma a Nord si battono le brocche.
CoL Botta
Buon Natale a tutti, ma soprattutto buon appetito!!
Giudizio Complessivo :: / ***** stelle
Un bel parco giochi il Pian della Regina!
In inverni con neve e temperature fuffe è un ottimo ripiego.
Linea abbastanza logica, ma discontinua.
Giudizio Complessivo :: ***** / ***** stelle
Condizioni scozzesi, in veste invernale è una salita di puro gusto alpinistico.
Tribulare sul IV grado è il nostro input per la decrescita felice.
Tracciato l'avvicinamento, o meglio: in coda, dietro a quell'inesauribile di Pietro, siamo arrivati al colle Greguri sulle sue orme.
Oggi in quattro sulla via. Quattro di età tra i 21 e i 22 anni. Benché ne dica Messner, a Cuneo (nel nostro piccolo) l'alpinismo è ancora ben vivo.
Un saluto ad Andrea e Jacopo!
Con Pietro
sciabilità :: ***** / ***** stelle
osservazioni :: visto valanghe a pera esistenti
neve (parte superiore gita) :: polverosa
neve (parte inferiore gita) :: polverosa
note su accesso stradale :: .
quota neve m. :: 1800
Per farla breve: c'è una polvere della madonna.
I cugini di Igor (© Eraldo) non sono riusciti a rovinarci la neve, freddo anche in pieno sole.
Siamo saliti e scesi dal canale Nord, altri 4 sciatori erano già sul NE (un saluto, e grazie per la traccia!).
Si arriva in macchina a 1 km dal rif. Talarico, da dove la neve inizia ad aumentare esponenzialmente: pietre non se ne toccano.
E' sempre una garanzia seguire lo zoccolo duro dello ski cuneese!
Con Eraldo, Singer, Lodo e Flavio.
Un saluto a chi oggi era in falesia! ahahahah :-)
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Neppure la Crusca avrebbe l'aggettivo per spiegare la bellezza della luce che ci ha inondati dopo 8 ore di ravanamento, quando spiaggiati sul Colle dei Pancioni ci siamo stretti la mano: indescrivibile.
L'ambiente non è repulsivo. Salendo per i budelli incassatissimi della Nord ci si infila letteralmente dentro la parete, tanto da entrare in confidenza con il Marguareis, che una volta usciti sembra di conoscere bene come un vecchio amico.
Al momento sci/ciastre sono inutili, si inizia a pestare qualche fiocco (in zone non esposte al sole) dai 1700-1800 metri. I conoidi della Nord sono in neve morbida ma ben portante.
Temperature accettabili, ma non pericolose.
Il Canale dei Pancioni è molto innevato, 30-40 cm di neve vecchia ricoprono quasi tutti i tratti di roccia: solitamente porta, ma in alcuni tratti sfonda creando non pochi problemi. Pochissimo ghiaccio affiorante.
La cornice di uscita si passa abbastanza bene sulla sx: neve molto ripida e poco portante secondo la tradizione patagonica.
Soste. Trovate: S0, S1, S3, S5, S6, S8.
Materiale. Una serie di friends (micro-2 BD), nuts, chiodi e 3 viti da ghiaccio. Forse un po' troppo, ma se non si trovano le soste a spit, con questo innevamento è un problema attrezzarle "hand-made".
Anyway, in queste condizioni c'è roba più facile al mondo. Dove si raddrizza e la neve non porta, per dirla alla Savio: " è un casino" (chapeau a Francesco).
Discesa dai Genovesi: doppia iniziale per superare un ciclopico accumulo senza conseguenze. Quindi su neve prima farinosa e progressivamente sempre più dura, si raggiunge il Laghetto del Marguareis, da cui la gravità riporta bene o male alla macchina.
Con Liviell e Francesco, che spartendosi 8 tiri su 9 hanno sopperito alle mie carenze psico-fisiche odierne, lasciandomi gentilmente il piacere di vedere il Sole per primo!
Sciabilità :: *** / ***** stelle
osservazioni :: nulla di rilevante
neve (parte superiore gita) :: polverosa
neve (parte inferiore gita) :: crosta portante
note su accesso stradale :: .
quota neve m :: 1900
attrezzatura :: scialpinistica
Io non ci credevo... ma in alto è polvere!
Peccato che oggi non si vedesse una cippa.
E' iniziata, buon ski a tutti!
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Ingaggio a 10 minuti dall'auto: alpinismo prêt-à-porter.
L'arrampicata fa veramente schifo. C'è da dire che non si cerca l'estetica dei movimenti in questi casi (io ho tirato tutte le protezioni che ho messo), anzi, a nostro parere nel complesso è molto bella e meritevole di una ripetizione.
Non avesse un nome del genere sarebbe ben più frequentato, si chiamasse "diedro della gnagna" ci sarebbe la coda!
I commenti precedenti sono impeccabili, qualche chiodo è così brutto da non svolgere nemmeno il ruolo di "protezione psicologica" (friends e nuts si piazzano bene).
Soste a bomba.
Lasciato un ottimo chiodo alla S9 a rinforzo di quello in loco, ora è impossibile sbagliare.
Quello che crediamo essere l'ultimo tiro (molti spit) oggi era una cascata. Siamo usciti in artificiale per il diedrino marcio (...) alla sua dx.
La discesa è profondamente contemplativa, soprattutto con i colori di oggi.
Bella avventura con la futura guida Michele. Alè!
Giudizio Complessivo :: ***** / ***** stelle
La roccia non è il massimo, sono solo due tiri e dalle foto non sembrerete la Caprez su Silbergeier. Bene, c'è altro di più importante.
A cavalcioni su una guglia aguzzissima piantata in una faggeta, non si può che tornare "gagnu".
La stessa gara a chi saliva sull'albero più alto, ma di nascosto, altrimenti erano scapaccioni.
Ambiente e atmosfera surreali.
Friends fino al 3 BD, qualche nuts e 3-4 chiodi bastano alla grande.
Materiale in posto:
L1 5 chiodi e 1 nut + 3 chiodi di sosta
L2 4 chiodi
Calata attrezzata su 4 chiodi e un vecchio spit da 8 (37 metri)
Occhio alla discesa nel bosco! Un paio di scarponi sono ottimi alleati per non arrivare prima al sentiero.
Grazie al mitico Nico per le dritte spaccate al millimetro.
Qui non è sprecato dire... "D'altri tempi". Da aggiungere alla collezione.