Le mie gite su gulliver
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
condizioni ghiaccio :: Sufficiente solo in alcune linee
tipo ghiaccio :: marcio, plastico
note su accesso stradale :: se non tira vento, strada aperta fino in fondo al piano san nicolao
Cascate in formazione, noi abbiamo salito la Franco Italiana, con ghiaccio molto tecnico (un buon 4+ minimo), poi aspettando over ice (M5, tranquillo e facile) e fantasie irrazionali che presenta sempre un passaggio impossibile tra il 3 e 4 spit perchè manca ghiaccio.
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Bellissima!!! La prima metà ha veramente poco ghiaccio e la scalata risulta assai aleatoria e delicata, nella seconda parte invecde il ghiaccio abbonda e si potrebbero addirittura fare soste su chiodi da ghiaccio.
Salita da solo con temperature davvero miti..
prima parte
sulla prima parte
Il salto centrale
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Giudizio Complessivo :: *** / ***** stelle
Parete freddissima, molte colate di ghiaccio che si evitano alla ben e meglio qua e la..
Sulla via non è rimasto nulla.
Il bellissimo diedrino centrale
Nella parte alta della via
Giudizio Complessivo :: ***** / ***** stelle
Condizioni molto secche in basso, l'accesso alla cresta è in ghiaccio e terminale delicata. Consiglio di passare dal colle forche, anche se il canale di destra è fattibile è in condizioni peggiori. Cresta in ottime condizioni e meteo davvero spettacolo. Concatenandola con la salita del Monte Bianco ne diviene un'ascenzione veramente lunga ma di una bellezza unica ed entusiasmante..
Partiti alle 2.45 dal colle flambeau,
alle 4.45 al colle della fourche,
alle 10.30 in vetta al mont moudit,
alle 13.40 in vetta al monte biaco.
Discesa ottima per i gouter strapieno di gente, discesa fino alla stazione del trenino a cremagliera di M. Lachat, bivacco e successiva discesa a piedi fino a Les Huches.
Rientro a Courmayeur ottimo con comodissimi bus
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Difficile, ma sopratutto improteggibile!!! Senza contare che i pressione hanno ormai 32 anni ed affidarsi a loro fa un certo effetto.. Ma tranne quello di sosta che mi è rimasto subito in mano, gli altri tengono... Placca inizale pressochè improteggibile per i primi 25 metri.. occhio!!!!
Per una ripetizione portare una serie di friend, nuts ed un vasto assortimento di chiodi..
Siamo scesi in doppia causa le grandi colate di acqua sul traverso del settimo tiro, quando mi sarebbero mancati solo 4 metri di numero per essere fuori dalle difficoltà, ma non si riesce a mettere davvero nulla se non due piattine nei primi metri che entrano a dir tanto per un centimetro e mezzo caduna..
Giudizio Complessivo :: ** / ***** stelle
Secondo giorno alle envers des aiguilles.. Sulla parete spit ovunque e non si capisce bene dove andare..
Bell'ambiente ma le vie sulla tour rouge meritano molto di pià anche se più impegnative a parità di grado..
L'ultimo trenino è ale 18.30, e per prenderlo occorre partire dal rifugio al massimo alle 16. Impegnative e delicate le scalette se si mette a piovere, provare per credere!!
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Come su tutte le aiguille de chamonix, ed in particolare su questa via, non si regala veramente nulla: le difficoltà obbligatorie sono solo di 6a ma i gradi sono veramente stretti e non hanno nulla a che vedere con l'arrampicata nelle palestre del torinese dove regalano davvero i gradi
Salita nel pomeriggio, in queste condizioni se si è un po "svegli" i ramponi non servono ne per arrivare al rifugio ne per raggiungere l'attacco..
Il primo passo è veramente difficilie a causa del ritiro del ghiacciaio, per fortuna due cordoni che pendono aiutano un po.. poi bella fessura da proteggere con passi obbligati, gradata 5 dve si capisce subito con cosa si ha a che fare...
Roccia bellissima e ambiente super..
Giudizio Complessivo :: ** / ***** stelle
Via lunga, molto ricercata.. qualche bel passaggio, peccato per le numerose cenge che interrompono la continuita su una parete che vista dal basso sembra immensa.. Con vento fore le prime doppie sono problematiche vista la conformazione della parete molto articolata..
Personalmente non amo questo genere di vie...
Giudizio Complessivo :: **** / ***** stelle
Via stupenda. La terminale si passa bene, ma i couloir scaricano in modo impressionante causa la molta neve che c'è ancora in quota. A metà via un difficile passaggio su ghiaccio con scarpette ai piedi, causa una placca di ghiaccio di 10 metri che ostruisce l'uscita di un diedro-camino verticale (utili due viti da ghiaccio,che noi però avevamo lasciato all base). Sulla via, ad eccezione delle soste a chiodi da verificare, non c'è quesi nulla. Il tiro di artif è chiodato, delicata l'uscita da detto tiro per presenza di ghiaccio. Noi abbiamo attaccato i primi tre tiri della "diretta alsaziani" per congiungerci con la mellano alle prime cengie (consigliabile in quanto si è meno esposti alle scariche nel passaggio della terminare rispetto all'attacco originale della mellano)
Giudizio Complessivo :: ***** / ***** stelle
Ripeto questa fantastica via che avevo fatto da ragazzino, pensando di trovare ancora i vecchi spit che ricordavo a distanze chilometriche.. Ma saranno passati almeno 12 anni, le distanze chilometriche son sparite come sono spariti tutti gli spit!! Ora sulla via, a parte due vecchi chiodi, non c'è è veramente più nulla, l'ho trovata veraente ingaggiata ma ancora più bella.. I friend grand saranno utili ma non indispensabili, il più grande che avevo era un 3 e basta e avanza. Le difficoltà obbligatorie a mio avviso sfiorano il 6b! La via è bellissima, stupenda, di sicuro da annoverare tra le più belle della valle dell'orco: espostissima, roccia ottima, difficile ma mai così esasperante da privarne il divertimento..