Dal parcheggio di Turlin (1537) si prende il sentiero che si snoda nel bosco a monte delle case in direzione Pointe de la Pierre passando prima per l’alpeggio di Rond Perrin (1870) poi per l’alpeggio di Champchenille (2208) dove si esce dal bosco e si vede la sommità. Arrivati in vetta a Pointe de la Pierre (2653) si percorre la lunghissima cresta con vari saliscendi che portano a toccare nell’ordine la Pointe du Drinc (2663), il bivacco Arno (2662), la Platta di Grevon (2752), la Pointe de Monpers (2793) e il colle di Tsa Seche (2815). Dal colle con una risalita di circa 200 metri si guadagna l’anticima della Valletta (3007) dove inizia il tratto attrezzato che porta alla vetta vera e propria (3091) caratterizzata da una croce metallica. Discesa per la parte alta della crete Noire fino nei pressi della Tete Noire (2820) poi per sentiero fino all’arrivo degli impianti di Chamolé (2310), quindi si attraversa per piste e stradine sterrate tutto il comprensorio sciistico di Pila fino ad arrivare all’alpeggio Grimondet (2105). Dall’alpeggio si continua con percorso pianeggiante fino ad arrivare alle baite di Chaz Liautaysaz (2065) oltrepassate le quali il sentiero scende decisamente nei boschi sopra le case di Brin incrociando più volte la strada poderale. Prima di giungere alle case si prende la diramazione di sinistra del sentiero (palina segnaletica con direzione Turlin) e con un altro lungo tratto pianeggiante ci si ricongiunge al sentiero di salita appena sopra il parcheggio di Turlin.