Dal parcheggio continuare per pochi minuti su strada asfaltata (chiusa al traffico), fino ad incontrare le segnalazioni per rifugio Sora l'Sass - bivacco Carnielli. Il sentiero scende sul greto del fiume per poi risalire su blocchi cosparsi di mughi.
Salire per 200m fino ad incontrare un bivio. Seguire l'indicazione 534 per il rifugio Sora l'Sass; all'inizio per un canalone franoso e poi per spalti rocciosi su cui è posizionato un sentiero attrezzato.
Superato il tratto di cavi e catene, si entra nel bosco e con andamento semipianeggiante si raggiunge in breve il rifugio 1588m (1-1,15 ore).
Dal rifugio seguire il sentiero 532 per per una ventina di minuti fino ad un bivio (1650m), da qui tenere la destra su sentiero 533 per “Giaròn Dantre i Spiz”. Il sentiero sale dapprima lungo il greto di un ripido torrente asciutto, poi spostandosi verso est entra all’interno del lungo canalone franoso (il Giaròn) che conduce a Forcella la Porta.
Risalire il faticoso pendio detritico seguendo i segni rossi e bianchi e tenendo il lato destra salendo. Con non poca fatica si raggiunge il culmine denominato “Forcella la Porta” 2178m. Da qui scendere per una cinquantina di metri sul pendio detritico opposto, abbandonando poco dopo le tracce per il “Belvedere”.
Da notare ora (non molto visibile) uno sbiadito segno rosso ed un piccolo ometto ad indicare l’ingresso di una gola rocciosa sulla destra. Salire la gola con un primo passaggio ostico con masso incastrato di pochi metri e da superare in spaccata (III+).
Al suo termine salire su una sorta di pulpito roccioso spostandosi da destra verso sinistra (sosta con catena II+). Seguire l’uscita logica della gola fino ad una forcellina.
Scendere sul lato opposto accostati alla parete per pochi metri su cengia detritica verso sinistra (ometti) per poi risalire alcune facili balze fino ad una terrazza cosparsa di mughi.
Al successivo intaglio si può arrampicare direttamente (II) per una decina di metri fino alla successiva fascia di mughi (sosta su radice).
Ora si prosegue facilmente su di una terrazza da cui si può vedere la torre sommitale dello Spiz Nord e le forme slanciate degli Spiz Est e di Mezzo.
Seguire la terrazza che si fa cresta rocciosa, con un intaglio di pochi metri da disarrampicare (II).
Si rimonta ora il facile pendio opposto fino a lambire la base di una parete che va salita da destra verso sinistra (freccia rossa II+) per un a decina di metri e da qui facilmente sino all’ampia vetta dello Spiz Nord.
Discesa:
A ritroso per la via di salita. In tutto tre calate con corda da 30 metri.